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Sanita' Lombardia: parto indolore, Pd con ginecologi contro nuove regole

20 febbraio 2014 | 13.21
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Milano, 20 feb. (Adnkronos Salute) - In Lombardia il parto indolore "è ancora di gran lunga al di sotto degli standard europei". Si ricorre all'anestesia epidurale solo in un parto naturale su 5, e nuove regole regionali rischiano di affossare ulteriormente la pratica. Il gruppo consiliare Pd "raccoglie l'allarme di ginecologi, ostetrici e anestesisti", e annuncia un'interrogazione sul tema al vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani.

A chiedere chiarezza - spiega il Pd - sono i rappresentanti di 3 società scientifiche (Società lombarda di ostetricia e ginecologia, Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani, Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva). "Con la delibera 1185 del 2013, quella che definisce le Regole del sistema sanitario regionale per il 2014, la Giunta Maroni ha infatti cambiato le modalità di remunerazione agli ospedali dell'anestesia epidurale per le partorienti, introducendo un rimborso per prestazione il cui dettaglio non è ancora chiaro". La preoccupazione degli addetti ai lavori, che il Pd "fa propria", è che "con questa incertezza, o con decisioni successive, la pratica della parto-analgesia possa non essere incentivata e quindi non crescere ai livelli europei, se non addirittura retrocedere".

Qualche numero: oggi è senza dolore il 50% dei parti naturali in Francia, Spagna e Inghilterra, contro il 30% nelle città capoluogo lombarde e il 20% su base regionale. "Le preoccupazioni dei ginecologi e degli anestesisti sono anche le nostre - afferma Sara Valmaggi, vice presidente del Consiglio regionale lombardo, annunciando l'interrogazione a Mantovani - Molti ospedali avevano organizzato il servizio sulla base delle regole in vigore fino allo scorso anno, che non erano perfette ma avevano avuto il merito almeno negli ospedali maggiori di recuperare terreno rispetto ai dati europei". Ma "a questi ospedali vanno date garanzie di poter mantenere il servizio e di potenziarlo, offrendo ancora più possibilità alle donne di partorire sotto anestesia, riducendo significativamente il dolore. Inoltre, bisogna garantire che l'epidurale sia sempre più praticata in tutte le sale parto della Lombardia. Una cosa è certa", conclude Valmaggi: "Sul parto indolore la Regione deve investire con decisione".

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