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Siri: "Dai media tortura psicologica"

Il post su Facebook: "Io estraneo, ma è gogna"

(Fotogramma)
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01 agosto 2019 | 19.12
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"La gogna oggi è mediatica. Ma sempre gogna è. La ricerca della verità costa fatica, richiede distacco, obiettività e imparzialità. Non basta invocare la 'libertà' di stampa per fare a meno di queste condizioni. Nulla da dire se c’è un’indagine della magistratura per chiarire la mia totale estraneità a qualunque reato ma se l’indagine attraverso i media diventa uno strumento preventivo di tortura emotiva e psicologica mia e delle persone che collaborano con me allora non lo ritengo giusto. Per me e per nessuno". Lo scrive l'ex sottosegretario leghista Armando Siri, indagato a Milano per autoriciclaggio. Un'accusa legata all'inchiesta su due mutui sospetti.
"Purtroppo - prosegue - nell’immediato non ho nessun mezzo per difendermi, se non aggrapparmi alla mia integrità, tenermi più stretto che posso e aspettare. Una cosa non la devo fare di sicuro, me lo continuo a ripetere: cedere allo sconforto, lasciarmi morire dentro, rinunciare ai miei propositi. Perché purtroppo, quando si affronta la violenza della calunnia, si può anche morire come ci ricorda Rossini nella magnifica Aria de Il Barbiere di Siviglia 'La calunnia è un venticello'".

"Oggi - continua - è un’altra giornata di calvario. Mi viene puntato il dito contro perché sarei andato in banca a fare un mutuo e perché alla stessa banca avrei presentato un amico che conosco da 10 anni con il quale non ho alcuna relazione d’affari e che è impegnato, grazie alla sua attività, nella riqualificazione di una zona degradata di Milano. La Banca in questione, in più di una nota ufficiale, ha già dichiarato che è tutto regolare".

"A questo aggiungo - sottolinea Siri - che io non ho nulla da nascondere. Ho comprato una casa da ristrutturare perché potesse rappresentare una rendita per il futuro della mia unica figlia quello che credo farebbe qualunque padre. È un delitto? Mi chiedo per quanto tempo ancora andrà avanti questo stillicidio, questa violenza, questo accanimento".

Siri, ribadendo che al Paese serve la flat tax, conclude: "La verità ha bisogno di tempo. Nel mentre il dolore fa la sua parte, ti scava nel profondo, fa male, molto male, voglio credere che sia una prova necessaria a rafforzare il mio animo. Nell’affrontare questa dura prova il vostro bene e l’affetto degli amici, di chi mi conosce personalmente o solo tramite il mio impegno politico mi è di enorme conforto per questo vi ringrazio di CUORE pubblicamente tutti. Un abbraccio".

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