(Aki) - La comunita' internazionale dovrebbe inviare piu' aiuti economici alla Coalizione nazionale siriana, la principale forza di opposizione all'estero al regime di Bashar al-Assad, in modo da renderla in grado di rafforzare le istituzioni nei territori della Siria sotto il suo controllo. Lo ha sottolineato il segretario generale della Coalizione, Bader Jamous, durante un seminario organizzato a Roma dallo Iai dal titolo 'Crisi Siriana: Sviluppi recenti e prospettive'.
"Un governo di transizione c'e', ma gode di un appoggio debole da parte della comunita' internazionale e non riesce a dirigere i territori sotto il suo controllo", ha spiegato Jamous, citando poi a questo proposito anche "la mancanza di esperienza a livello amministrativo" dei dirigenti della Coalizione, dovuta "al fatto che da anni in Siria c'e' un regime".
Jamous ha quindi esposto i rischi che l'Occidente corre se non finanzia maggioramente la Coalizione. "Se noi non abbiamo i soldi, le scuole chi le apre? Lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante e al-Nusra che i soldi invece ce l'hanno", ha messo in guardia il segretario generale, secondo cui "anche i paesi che non vogliono intervenire militarmente devono aiutarci perche' potete immaginare cosa diventeranno questi bambini se la crisi dovesse andare avanti ancora per anni".
