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Siria: portavoce Ypg, unità curdi è nostra forza contro Is

18 novembre 2014 | 11.19
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Siria: portavoce Ypg, unità curdi è nostra forza contro Is

Sta nell'unità del popolo curdo, al di là delle armi in dotazione ai combattenti, la forza delle Unità di protezione del popolo (Ypg) e dei peshmerga che insieme stanno combattendo contro l'avanzata dello Stato Islamico in Siria. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Ypg, Redur Xelil, al sito di Rudaw, al quale ha anche negato qualsiasi legame ''diretto o indiretto, politico o militare'' con il regime di Bashar al-Assad. L'Ypg è pronto a difendere tutte le terre curde, ha aggiunto. ''L'Ypg non ha un grande esercito, non abbiamo le armi o l'addestramento richieste da un esercito moderno. Ma a guidarci sono i nostri principi e quello in cui crediamo. Ecco perché non possiamo stare fermi a guardare mentre la nostra nazione viene ridotta in schiavitù'', ha affermato.

Spiegando che ''il 35 per cento dei nostri combattenti è donna'', Xelil ha detto che non c'è alcuna differenza di sesso tra i combattenti curdi: ''entrambi, l'Ypg e l'Ypj (unità di protezione delle donne curde, ndr), combattono fianco a fianco uno stesso nemico''. L'arruolamento avviene ''su base volontaria'', ha ricordato, spiegando che la regione di Rovaja, dove si trova la città siriana a maggioranza curda di Kobane assediata da settembre dall'Is, ha un proprio esercito e non ha rapporti ufficiali con l'Ypg.

In merito ai rapporti con i peshmerga, Xelil ha detto che i due gruppi ''hanno molte cose in comune. Noi abbiamo abbastanza combattenti e siamo pronti a difendere la nostra terra, ma il problema è lo scarseggiare delle armi e l'assenza di quelle pesanti. Lo stesso vale per i pashmerga, che non hanno accesso alle stesse armi dell'esercito iracheno'' mentre ''i combattenti dello Stato Islamico hanno sequestrato armi moderne a Mosul''. ''Buone'' sono poi stati definiti i ''rapporti con le altre nazioni e i gruppi religiosi nella regione curda della Siria. La nostra filosofia è che tutte le religioni debbano vivere insieme. Detto questo, abbiamo avuto problemi con alcune tribù arabe della regione che favoriscono lo Stato Islamico contro di noi''.

In merito all'agenda nazionale o alla strategia dell'Ypg, Xelil ha quindi ricordato che ''noi siamo un'organizzazione militare e il nostro obiettivo principale è di proteggere le nostre zone, ovvero Rovaja''.

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