I rifugiati dalla Siria stanno dando un forte impulso all'economia turca, "maggiore di quanto si ritiene generalmente ". E la spesa pubblica per sostenere i profughi ha effetti benefici sul pil. E' quanto emerge da un report di Standard & Poor's sull'apporto dei profughi all'economia della Turchia.
Nel ricordare come dall'inizio della guerra civile in Siria nel 2011 hanno attraversato il confine turco tra 2 milioni e mezzo e 3 milioni di persone, il report osserva come i rifugiati hanno stimolato i consumi della Turchia sia attraverso la spesa dei loro risparmi che attraverso le retribuzioni guadagnate nell'economia sommersa. Peraltro, sottolinea l'agenzia di rating, il numero di rifugiati attivi nel sommerso si aggira fra i 500 mila e un milione di lavoratori, elemento che mantiene il livello di disoccupazione sopra il 10%.
Sempre per l'effetto sui consumi, S&P stima che la spesa pubblica per i rifugiati sia dentro che fuori dai campi profughi potrebbe aumentare l'impatto sul pil turco di 0,2-0,3 % annuo, anche nel 2016.