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Smettere di russare in 12 mesi? Ora si può, grazie a un laser

07 ottobre 2015 | 09.13
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(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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Smettere di russare... in 12 mesi? Ora è possibile grazie a un trattamento laser (3 applicazioni in 12 mesi) si può risolvere in maniera immediata e duratura l'80% dei casi di 'calo' del palato molle, causa frequente di russamento e apnee notturne.

Secondo una ricerca dell'equipe del reparto di Chirurgia della casa di cura 'La Cittadella' di Pavia, guidata dal prof. Fabrizio Schenardi, i cui risultati verranno ufficialmente presentati al prossimo Laser Florence Congress (5, 6 e 7 novembre presso l'Auditorium di Santa Apollonia a Firenze), il laser può risultare risolutivo nel trattamento del russamento dovuto alla ptosi (o caduta) del palato molle, che determina, oltre al rumore tipico del russamento, anche frequenti apnee notturne, potenzialmente molto pericolose per la salute per le complicazioni a cui danno origine.

I dati dimostrano che almeno il 44% della popolazione soffre di russamento, che può tradursi in problemi di salute e, non di rado, anche in un generale inasprimento dei rapporti personali tra chi russa e chi vive con lui o lei sotto lo stesso tetto (basti pensare che il russamento notturno è la prima causa di divorzio negli Usa). La ricerca messa in atto dall'equipe del prof. Schenardi ha testato l'efficacia del laser nel combattere questa patologia su 42 pazienti di età compresa fra 22 e 71 anni.

Grazie a un'anestesia locale della durata di circa 20 minuti e all'applicazione di un laser con fibra ottica munito di uno speciale manipolo anatomico, con un intervento assolutamente non invasivo e ambulatoriale (e soprattutto senza complicazioni post-chirurgiche, si può constatare l'immediato arretramento dell'intero tessuto trattato, che determina la scomparsa del russamento.

Il trattamento consiste in 3 applicazioni durante l'arco di 12 mesi e conta attualmente un follow-up positivo nell'80% dei casi, con miglioramento sensibile delle condizioni di vita del paziente e dei suoi familiari.

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