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Alitalia, migliorano conti primi mesi 2014 Dossier Etihad al cda, continua stallo

22 aprile 2014 | 20.37
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Alitalia, migliorano conti primi mesi 2014 Dossier Etihad al cda, continua stallo

Etihad appare ancora lontana dalla rotta di Alitalia. Dopo un lungo weekend di attesa, il dossier è arrivato sul tavolo del consiglio di amministrazione di Alitalia ma i segnali su un possibile riavvicinamento, dopo la lettera arrivata mercoledì scorso da Abu Dhabi con le dure condizioni poste da Etihad per poter chiudere l'accordo, sono ancora deboli. Massimo è il riserbo al quartier generale di Fiumicino dove si è riunito il cda che è stato particolarmente breve: poco più di due ore rispetto alle riunioni fiume dei board degli ultimi mesi.

E l'esito del cda è stato affidato a uno stringato comunicato di cinque righe che alla trattativa con Etihad dedica poco più di una riga. "L'amministratore delegato - riferisce Alitalia - ha illustrato ai consiglieri lo stato delle relazioni con Etihad, la compagnia degli Emirati Arabi Uniti". Una comunicazione quanto mai laconica, preceduta da alcune indicazioni sull'andamento dei conti nel primo scorcio del 2014. Il cda, infatti, ha esaminato "l'andamento economico gestionale dei primi mesi dell'anno, in miglioramento rispetto al 2013 e in linea con le previsioni di piano".

Nulla di più, dunque, trapela a livello ufficiale. Fonti industriali interpellate parlano di una situazione di attesa dopo che Alitalia venerdì scorso ha inviato ad Abu Dhabi le risposte alla lettera di Etihad. E le stesse fonti non si sbilanciano, a questo punto, sui possibili sviluppi della vicenda facendo osservare come non sia detto che dalla compagnia emiratina debba necessariamente arrivare una nuova lettera.

E' difficile, insomma, in queste ore capire - complice anche il vincolo alla riservatezza che contrassegna questa fase dei rapporti tra Alitalia ed Etihad - quale potrà essere il possibile sbocco. Quello che è certo è che sono ore complesse e delicate dopo l'ultimativo "prendere o lasciare" posto da Etihad. Sulla strada di un eventuale accordo, rimangono gli scogli relativi alla ristrutturazione del debito di Alitalia, con la richiesta avanzata da Etihad che le banche creditrici convertano in azioni una cifra intorno ai 400 milioni.

Non meno complessa è la partita relativa al costo del lavoro. Etihad chiede un drastico taglio degli organici, con una cifra intorno ai 3.000 addetti che corrisponde alla platea dei lavoratori di Alitalia che - a seguito dei diversi accordi sottoscritti negli ultimi anni (e l'ultimo in ordine di tempo è l'accordo dello scorso febbraio) - sono interessati attualmente dagli ammortizzatori sociali, contratti di solidarietà e cassa integrazione a zero ore e cassa integrazione a rotazione.

A tutto questo si aggiungono le garanzie chieste da Etihad sui contenziosi pregressi e una riorganizzazione del sistema aeroportuale che consenta una liberalizzazione dei collegamenti sull'aeroporto milanese di Linate.

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