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Manageritalia, in azione governo Renzi manca capitolo su evasione

11 aprile 2014 | 14.00
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Manageritalia, in azione governo Renzi manca capitolo su evasione

Roma, 11 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Nella fervente, rapida e incessante azione del governo Renzi per cambiare il Paese manca del tutto il capitolo evasione fiscale. Un'assenza ingiustificata e ingiustificabile, visti i sacrifici che ormai da anni e ancora oggi si chiedono ai cittadini onesti, soprattutto dipendenti e pensionati a reddito medio-alto. E ci preoccupa soprattutto che l'evasione fiscale sia assente sia dalle azioni, che dalle intenzioni". Lo dice Guido Carella, presidente Manageritalia.

Dai dati raccolti ed elaborati da Manageritalia, emerge che "la Banca d'Italia, ma potremmo dire tutti i più autorevoli centri studi e istituzioni nazionali e internazionali, stima il gettito perso ogni anno per l'evasione fiscale in circa 200 miliardi di euro, 36 dei quali dovuti alla sola Iva evasa o elusa". E questo - avverte - non basta, perché, anche quando, di rado, l'evasione viene accertata e sanzionata, il recupero fa acqua da tutte le parti. Infatti, dal 2000 al 2012 gli uffici delle Entrate hanno accertato e sanzionato 807,7 miliardi di euro di evasione, ma la somma poi effettivamente riscossa è di soli 69,1 miliardi".

Manageritalia ricorda poi che da un recente studio di Banca d'Italia, presentato il 5 marzo 2014 alla commissione Finanza e Tesoro del Senato, emerge che la propensione ad evadere è in media nell'intera popolazione pari al 13,5%. Nel dettaglio la propensione è maggiore negli uomini (17,3%) che nelle donne (9,9%), nei più giovani (fino a 43 anni 19,9%) che negli anziani (2,7%), più al Centro (17,4%), che al Nord (14,8%) o al Sud (7,9%), più nei rentier (83,7%) e nei lavoratori autonomi e imprenditori (56,3%) che nei lavoratori dipendenti (-1,6%) e pensionati (-0,8%).

Calcoli di Manageritalia sui dati relativi alle dichiarazioni dei redditi 2012 dicono che il gettito Irpef nel 2012 si avvicina a 152,3 miliardi di euro, meno dell'evasione, e che lavoratori dipendenti e pensionati pesano per l'86,7% dei contribuenti e il 92,6% dei redditi dichiarati. Ma soprattutto che lavoratori dipendenti e pensionati che dichiarano almeno 40mila euro lordi annui sono il 7% dei contribuenti (2,85 milioni di cittadini, di cui 1,91 milioni i soli dipendenti) e concorrono per il 42% al gettito totale Irpef.

"Insomma -chiude Carella- lo Stato nei confronti dei suoi cittadini è uno, nessuno e centomila. E' uno solo con i dipendenti e pensionati, che devono pagare tutto fino all'ultimo euro, e a volte, recentemente troppo spesso, si vedono chiedere ulteriori esborsi da uno Stato forte del fatto che ha un controllo pieno sui loro redditi (dipendenti) o che li ha in affido e autoritariamente ne trattiene una parte (pensionati)".

"E' nessuno e centomila con tutti gli altri -avverte- vorremmo quindi che l'evasione fosse finalmente messa al centro della rottamazione di quell'Italia che non va e della ricostruzione di quella in cui vogliamo vivere tutti. Certo, la sua totale assenza nelle azioni e intenzioni del governo ci preoccupa. Così come ci preoccupa che il Senato abbia recentemente votato ad ampissima maggioranza il dimezzamento delle imposte dovute nel caso di rientro di capitali e depenalizzato i reati di frode con altri artifici e di omessa o infedele dichiarazione. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, da noi oggi su questo tema è notte fonda".

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