Il ministro dell'Economia oggi alla riunione dell’Ecofin a Bruxelles: ''Scorporo investimenti? Europa ha molti modi per investire''. Poi assicura: con il caso Lussemburgo non è a rischio la credibilità di Juncker
Il rinvio a fine novembre dell'esame della bozze di bilancio dei Paesi dell'area euro da parte della Commissione Ue "non è un rinvio dettato da nulla se non dal fatto banale che, siccome c’è stato un cambio di guardia alla Commissione, i nuovi commissari hanno bisogno di più tempo perché hanno iniziato a lavorare qualche giorno fa". Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, entrando alla riunione dell’Ecofin a Bruxelles. "E’ assolutamente un fatto tecnico", ha aggiunto.
Il rispetto delle regole del Patto di Stabilità e crescita e l'utilizzo della flessibilità "è un dibattito che continua -assicura Padoan- la questione che il presidente del consiglio ha posto" con la richiesta di scorporare gli investimenti dal Patto "è semplice: l’Europa deve investire di più in ricerca e innovazione e questo si può fare in molti modi".
Lo scandalo degli accordi fiscali fra il Lussemburgo e centinaia di multinazionali non mette a rischio la credibilità del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, per molti anni premier del Granducato. "Penso assolutamente di no", replica il ministro dell'Economia a chi gli chiedeva se la credibilità di Juncker è a rischio.
"Io interpreto questo fatto come il risultato di un clima in cui c’è molta più trasparenza, come dimostrano le decisioni che sono state prese con l’adozione dello scambio automatico di informazioni", ha rimarcato Padoan.
