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Internet: Regione Toscana verso la sfida della banda ultralarga

21 gennaio 2015 | 19.26
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La Regione, già avanti con la tecnologia di internet veloce, è pronta al grande salto: "Abbiamo messo in conto 100 milioni di euro fino al 2020" dice all'Adnkronos l'assessore alla presidenza con delega all'Ict, Vittorio Bugli, che mette in luce un'amministrazione più che attenta: "Digital divide? Siamo quasi al 100% della copertura su tutto il territorio, stiamo lavorando per coprire chi manca"

(Infophoto) - INFOPHOTO
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"Abbiamo investito molto in questi anni per superare il digital divide nella nostra Regione. Siamo quasi al 100%, dobbiamo sistemare alcune zone marginali e lo stiamo facendo. Ora però si deve pensare alla nuova sfida che è quella della banda ultralarga, per la quale abbiamo previsto un investimento fino al 2020 di circa 100 milioni". Lo dice l'assessore alla presidenza della Regione Toscana con delega all'Ict, Vittorio Bugli, che all'Adnkronos fa una panoramica della situazione, con più di una previsione per il futuro: "Abbiamo già anticipato con risorse nostre con un primo bando che è uscito adesso in collaborazione con il ministero per circa 15 milioni. E' una bella sfida, ma come ce l'abbiamo fatta ad avere sul nostro territorio la banda larga in maniera abbastanza consistente, dovremo farcela per le aziende e gli edifici pubblici a fare l’investimento nell’ultralarga".

Secondo Bugli, "tra finanziamento dell'Unione europea e i nostri fondi contiamo di arrivare a 100 milioni di investimento dal 2014 al 2020. Abbiamo anticipato una prima tranche di 12 milioni in cooperazione con il ministero, che metterà circa 4 milioni. Anticiparli ci permette di non fermare i lavori, come capita quando finisce un settennato europeo e ne inizia un altro".

Al momento, continua l'assessore, "stiamo facendo una rimappatura della situazione della banda larga, dove c’è una copertura teorica intorno al 95%. Sto facendo un passaggio su tutti i territori assieme agli operatori, perché spesso abbiamo fatto investimenti sulla banda larga e poi loro non hanno acceso la centralina, come purtroppo capita molto spesso. Inoltre - continua - sono allo studio dei sistemi che oltre agli investimenti dopo la ricognizione, facciano intervenire prioritariamente in parti del territorio aziende, enti locali e operatori con il loro contributo all'investimento".

In passato, ricorda, è stato fatto un primo bando di 12 più quattro milioni perché avevamo fatto uno studio piuttosto preciso sull’asse Firenze-Pisa-Livorno e sull’asse Firenze-Prato-Pistoia-Lucca. Adesso - anticipa - faremo degli investimenti nelle zone principalmente industriali più densamente popolate".

La Toscana è una delle Regioni da tempo proiettate nel futuro. La Rete Telematica Regionale Toscana (RtRt) mette in connessione tutti gli uffici pubblici. Se c'è qualche struttura scoperta, chiarisce Bugli "è perché ci sono lavori per migliorare l'infrastruttura o qualche caso particolare". Mentre per il sistema sanitario, "ci sarà una banda un po’ più sostanziosa nella quale passeranno la lettura delle analisi, delle tac e delle risonanze magnetiche". Tutte informazioni che hanno "bisogno di una banda di una certa velocità".

RtRt è stato per anni un caso unico e fiore all'occhiello della Regione. "Ora hanno investito nello stesso progetto altre regioni, ma siamo stati i soli per lungo tempo. Continuiamo a investirci perché vogliamo fare in modo che tutto il sistema regionale toscano sia ospitato nel nostro data center, che diverrà così un cloud regionale, dal quale si offriranno servizi o si darà spazio ai software dei comuni che già li utilizzano e che potranno essere messi a catalogo per gli altri". A oggi, continua l'assessore, "abbiamo fatto un accordo con Firenze e con la città metropolitana, tra qualche mese dovrebbe essere tutta appoggiata al nostro data center. E questo sistema non si potrà più permettere una banda che non funziona. Quando altri comuni, come quello di Grosseto che oggi va per conto suo, vorranno utilizzare questa tecnologia, ci sarà bisogno di una connessione più potente".

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