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Latte: cosa prevede l'intesa, gli impegni del Mipaaf e di tutta la filiera

26 novembre 2015 | 18.15
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Latte: cosa prevede l'intesa, gli impegni del Mipaaf e di tutta la filiera

L'intesa sul latte raggiunta oggi prevede una serie di impegni e di azioni volte a garantire la stabilità della filiera, alias il mantenimento di un certo equilibrio sui prezzi con cui vengono retribuiti i produttori, ma non solo, le parti hanno concordato anche l’utilizzo di meccanismi di indicizzazione da inserire nei contratti e la promozione dell’utilizzo di contratti standard per rendere più trasparenti i rapporti di filiera. Ognuno è chiamato fare la propria parte a cominciare dal ministero delle Politiche agricole all'industria lattiero casearia, dalle organizzazioni agricole alle cooperative e alla Gdo.

Gli impegni e le azioni del Mipaaf: una somma di 25 milioni di euro sarà investita per il settore zootecnico dall’intervento straordinario europeo, in aiuti diretti alle imprese di allevamento per il latte prodotto e commercializzato nei mesi di dicembre 2015, gennaio e febbraio 2016. L'impatto stimato della misura è di 1 centesimo per litro di latte venduto alla stalla. Saranno incrementate, in accordo con il ministero del Lavoro, le risorse del programma indigenti da destinare all’acquisto di formaggi, sia per la seconda tranche del 2016 che per gli anni successivi. A queste risorse si potranno aggiungere quelle attivabili con la Legge di stabilità per il Fondo nazionale indigenti.

Il Mipaaf si impegna anche a concordare con la filiera e le amministrazioni regionali un programma di semplificazione e promozione a vantaggio della filiera lattiero casearia e a tutela del reddito degli allevatori italiani.

Le azioni si aggiungono agli interventi già stabiliti tra i quali: la cancellazione dell’Irap e dell’Imu agricola per tutte le aziende agricole con la Legge di stabilità, con un taglio di tasse da 600 milioni di euro. I 32 milioni di euro destinati all’aumento della compensazione Iva al 10% per le vendite di latte fresco, che equivale a 0,5 centesimi in più al litro venduto alla stalla. I 55 milioni di euro dal ‘Fondo latte’ per ristrutturare il debito e sostenere gli investimenti. L’ampliamento della compensazione delle quote latte tra produttori, ovvero 1260 allevatori in più rispetto alla Legge Zaia hanno ricevuto in totale 19 milioni di euro. Gli aiuti accoppiati dei fondi Ue, destinati alla zootecnia oltre 200 milioni di euro.

Gli impegni delle industrie lattiero casearie e Assolatte: promuovere l’utilizzo di un contratto standard per l’acquisto di latte, al fine di migliorare la trasparenza nei rapporti tra aziende produttrici di latte e primi acquirenti. Introdurre, nei contratti di acquisto, di meccanismi di indicizzazione basati su parametri rappresentativi dei mercati nazionali e internazionali, condividendone la metodologia con le organizzazioni agricole e avvalendosi anche del supporto tecnico di Ismea. Esporre sugli imballaggi alcune menzioni volontarie dell’origine dei prodotti, al fine di migliorare le informazioni fornite ai consumatori.

Gli impegni delle cooperative e le organizzazioni agricole: promuovere con l'industria lattiero-casearia l’applicazione del contratto standard. Condividere con l'industria lattiero-casearia iniziative programmatiche finalizzate alla pianificazione della produzione di latte prevedendo la possibilità di adeguare i contratti di fornitura. Condividere con l'industria lattiero-casearia e Assolatte, avvalendosi anche del supporto tecnico dell’Ismea, metodologie e meccanismi di indicizzazione del prezzo basati su parametri rappresentativi dei mercati nazionali e internazionali, da utilizzare nei contratti.

Gli impegni della Gdo: promuovere l’incremento dei volumi di vendita del latte e dei prodotti derivati, attivando iniziative straordinarie di promozione che incentivino l'acquisto di prodotti di origine italiana. ‎ Rendere più facilmente riconoscibile dai consumatori la provenienza dei prodotti lattiero-caseari, anche attraverso l’utilizzo sugli scaffali di cartelli dedicati a campagne informative sull’origine. Promuovere l’utilizzo di latte italiano nella referenza latte fresco a marca del distributore.

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