cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 18:24
10 ultim'ora BREAKING NEWS

A nuoto da Cuba alla Florida, sfida alla disabilità per un 50enne italiano

11 marzo 2016 | 11.58
LETTURA: 3 minuti

L'Avana, Cuba (Fotogramma)
L'Avana, Cuba (Fotogramma)

Proseguono incessantemente, percorrendo ogni giorno dai 20 ai 22 chilometri in mare aperto, gli allenamenti di Salvatore Cimmino, il cinquantunenne dipendente di Finmeccanica e originario di Torre Annunziata che alla metà del prossimo settembre tenterà l’attraversamento a nuoto del tratto di mare che separa Cuba dalla Florida. Un’impresa clamorosa, tanto più che ad affrontarla è un uomo che dai quindici anni vive con una sola gamba.

Salvatore è partito per Miami alla metà di febbraio, lo attendono ancora sei mesi di duri allenamenti, la mattina e il pomeriggio, con una piccola pausa per riposarsi a metà giornata. Poi sarà pronto a lasciare la spiaggia di Hemingway per nuotare in un tratto di mare particolarmente difficile e arrivare in Florida. Una traversata di 72 ore per percorrere circa 170 chilometri, senza soste, con il solo reintegro dei sali minerali e, soprattutto, con una sola gamba. Ma le giornate di Salvatore sono scandite, oltre che dagli allenamenti, da mille impegni.

“Sto tentando di attirare l’attenzione delle istituzioni locali sui problemi legati alla disabilità. La mia impresa – racconta Salvatore – è un modo per rappresentare desideri e bisogni di chi non può esprimerli. Nuoto per superare le barriere, non solo fisiche, ma anche quelle che impediscono ai disabili un approccio inclusivo, nella società, nel mondo del lavoro. Il 17 aprile – prosegue Salvatore - parteciperò qui a Miami ad una gara in mare aperto organizzata dalla Federazione americana di nuoto di fondo, la Swim Miami 2016. E’ una gara importante, dovrò nuotare per 10 chilometri con professionisti del settore, sarà un buon modo per testare le mie capacità".

"Per il resto c’è molto entusiasmo intorno alla mia impresa, da parte delle istituzioni locali e della comunità italiana, che qui è molto presente, comincio a rendermene conto adesso. Da qualche giorno – racconta Salvatore - i due figli dei miei vicini di casa mi chiedono di accompagnarmi negli allenamenti, fanno un primo tratto a nuoto sotto costa, accanto a me, poi mi salutano e tornano a casa. Sono costretto a nuotare sotto costa perché ancora non ho la possibilità di avere una barca di appoggio che mi segua negli allenamenti".

"Sotto costa, per lo stesso motivo, cioè per proteggersi dai motoscafi, nuotano anche i lamantini, delle grosse foche molto diffuse da queste parti, l’altro giorno facendo una bracciata ne ho inavvertitamente schiaffeggiato uno, era di fronte a me, incuriosito. Spero - conclude - che questa curiosità sia contagiosa, che l’interesse verso la mia impresa aiuti a dare voce a chi non può parlare e a sensibilizzare il mondo al tema della disabilità”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza