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L'obiettivo

Militari e polizia, 650 euro in busta paga a gennaio

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24 novembre 2017 | 11.01
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Chiudere in un mese la partita dei rinnovi contrattuali pubblici. E' questo l'obiettivo del governo per permettere di erogare da gennaio gli incrementi mensili e gli arretrati 2016 e 2017 per tutti i settori della pubblica amministrazione, Forze armate e corpi di polizia compresi.

Queste ultime categorie non firmano un vero e proprio contratto ma serve un'intesa che poi, attraverso un provvedimento legislativo, stabilisca tali aumenti.

IMPORTI MEDI - Secondo quanto riportato dal 'Messaggero', ministero della Pa e Ragioneria generale dello Stato avrebbero già definito gli importi medi pro capite per le varie forze "sulla base degli stanziamenti resi disponibili da questa legge di bilancio e dalle precedenti".

Le somme che potrebbero finire in busta paga a gennaio 2018 sono pari a circa 660 euro per le forze di polizia e 610 euro per i corpi militari: valore ottenuto "applicando a tutte le mensilità 2016 e 2017 i rispettivi importi".

POLIZIA - Ad esempio, si legge sempre sul quotidiano, per la polizia si potrebbe arrivare a "circa 138 euro per il primo anno e a 416 per il secondo, che si sommano una tantum all'aumento mensile" per il 2018 (pari a 102 euro), per un totale in busta paga a gennaio di 656 euro.

"Non abbiamo avuto alcun dato che ci permetta di confermare o smentire" tali cifre, afferma all'AdnKronos il segretario Silp Cgil, Daniele Tissone, che aggiunge: "Siamo in attesa di essere chiamati perché, dopo 9 anni di stop, speriamo che si possa chiudere al più presto" la vicenda del rinnovo contrattuale.

INCONTRO ATTESO - Dopo la convocazione del 25 luglio scorso, quando è partita la trattativa per il rinnovo dei contratti del comparto sicurezza e difesa fermo dal 2007, il sindacato spera di "ricevere in questa settimana la data del prossimo incontro" con il governo.

Incontro nel quale l'obiettivo, evidenzia Tissone, è "trovare ulteriori risorse rispetto agli 85 euro medi lordi" previsti dalla legge di bilancio per migliorare anche indennità accessorie come festivi e notturni, ferme da 10 anni: "Ad oggi l'ora di straordinario è pagata 7 euro e un notturno o un festivo circa 5-6 euro. Cifre che andrebbero aumentate".

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