In arrivo le lettere dell'Agenzia delle Entrate in tema di spesometro. Si tratta della "comunicazione per la promozione dell'adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti titolari di partita IVA per i quali emergono delle differenze tra il volume d'affari dichiarato e l'importo delle operazioni comunicate dai contribuenti".
Ai sensi all'articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 (LEGGI), l'Agenzia "mette a disposizione di specifici contribuenti soggetti passivi IVA - con le modalità previste dal presente provvedimento - le informazioni derivanti dal confronto tra i dati comunicati dai contribuenti stessi e dai loro clienti soggetti passivi IVA da cui risulterebbe che tali contribuenti abbiano omesso, in tutto o in parte, di dichiarare il volume d’affari conseguito".
Una volta rese disponibili tali informazioni, "per una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in suo possesso - si legge nel documento - ciò consente al contribuente di poter fornire elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti, in grado di giustificare la presunta anomalia". E quindi, nel caso, di 'pentirsi' delle differenze emerse tra quanto dichiarato e quanto risulta dallo spesometro.