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Da Mercatone Uno a Conad/Auchan, sindacati sul piede di guerra

26 maggio 2019 | 13.48
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In ballo il destino di quasi 20mila lavoratori: lunedì e martedì doppio match al Mise

(FOTOGRAMMA)
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Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti sul piede di guerra nella grande distribuzione: quella che inizia infatti sarà una settimana di intensa mobilitazione a difesa di aziende e occupazione. Si inizia lunedì alle 15,30 al Mise dove un sit-in, folto e rumoroso, scandirà i tempi del vertice tra governo, curatori fallimentari e gli stessi sindacati sulla vertenza relativa alla Shernon Holding e al fallimento della catena Mercatone Uno e dei 55 negozi chiusi senza alcun preavviso ai circa 1.800 lavoratori alle dipendenze. Si proseguirà ancora martedì 28 maggio quando sempre al Mise è atteso il tavolo sulla maxi operazione di acquisizione Conad/Auchan attualmente in corso, da cui dipenderà il futuro di circa 18mila lavoratori. Un confronto anche questo che sarà 'accompagnato' da un presidio con cui rafforzare le richieste che il sindacato girerà a Conad relativamente ad impegni certi sul destino occupazionale dei dipendenti e di quei 6.500 addetti ai 1300 punti vendita affiliati Simply e Sma. Non solo. Nella stessa giornata sempre Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno già proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori degli ipermercati Auchan e lo sciopero territoriale dei lavoratori Simply, Sma e Auchan.

Ma altre partite sono ancora aperte: il 31 maggio infatti incroceranno le braccia i lavoratori delle imprese di pulizia, servizi integrati, multiservizi; 600mila addetti del comparto da oltre sei anni senza il contratto nazionale di lavoro scaduto il 30 aprile 2013. Appuntamento per tutti nella stessa data, dunque, ricordano Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltrasporti, a Roma in Piazza Bocca della Verità per una manifestazione che potrebbe contare, stimano i sindacati, la partecipazione di oltre 7mila lavoratori provenienti da tutta Italia.

Sullo sfondo poi la protesta di Cgil Cisl e Uil contro il Dl Sblocca Cantieri prevista per il 28 maggio a Piazza Monte Citorio a Roma. Il provvedimento, infatti, è la critica principale, ripristina il massimo ribasso per l’aggiudicazione e allarga il ricorso al subappalto senza indicazione dei subappaltatori, con ripercussioni drastiche per i lavoratori del settore dei servizi in appalto già particolarmente esposto al dumping contrattuale e alla riduzione dell’orario di lavoro e dei salari. Anche per questo il 30 e 31 maggio a Roma incroceranno le braccia i 2500 lavoratori delle mense scolastiche di Roma e Lazio contro un bando di gara che, spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, "non garantisce diritti salariali e occupazionali dei dipendenti e allo stesso tempo abbassa la qualità dei servizi".

"Serve una maggiore attenzione da parte della politica e delle istituzioni al settore del terziario e dei servizi che oggi in Italia risulta essere di tutto rilievo sia per dimensioni occupazionali che in termini di fatturato", commenta il segretario generale della Fisascat Cisl, Davide Guarini che ricorda come i sindacati non abbasseranno la guardia. "Continueremo con tenacia nella nostra azione sindacale di tutela e valorizzazione delle tante persone che svolgono quotidianamente con responsabilità il loro lavoro come saremo in prima linea per assicurare il massimo accesso agli ammortizzatori sociali e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali", conclude.

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