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Da Rc auto ad Alitalia, le modifiche al dl fisco

05 dicembre 2019 | 13.34
LETTURA: 3 minuti

(Afp)
(Afp)

Novità che arrivano, articoli che saltano, novità che arrivano e poi saltano. Sono circa 40 le modifiche che hanno cambiato il decreto legge fiscale, su cui è stato posto il 'sigillo' della fiducia a Montecitorio. Delle new entry fanno parte: l'rc auto familiare; il bonus tari per le famiglie disagiate; gli straordinari arretrati per le forze di polizia; il ravvedimento operoso esteso agli enti locali; l'introduzione dell'iva per le scuole giuda e lo sconto dell'imposta per i prodotti igienico-sanitari (compostabili o lavabili); le quote rosa nelle società quotate; l'8 per mille alle scuole, il finanziamento la cigs per la cessazione di attività; le agevolazioni fiscali per i cervelli tornati in Italia.

Tra gli articoli che facevano parte del testo arrivato alla Camera, è che saltano dal decreto c'è quello relativo alle 'Sanzioni per mancata accettazione di pagamenti effettuati con le carte di debito e credito'. In sostanza si introduceva nella normativa, che già prevede l'obbligo per le attività di dotarsi degli strumenti per accettare i pagamenti elettronici, anche delle multe per chi non rispetta la legge.

Via anche l'articolo 'Alitalia', con il prestito ponte che era vincolato alla cessione della compagnia e che, in assenza di acquirenti, era ormai diventato inutilizzabile. Così è stato approvato un decreto legge ad hoc che, inizialmente, sembrava dovesse sostituire l'articolo 54 del dl fiscale ma che, invece, dovrebbe trovare spazio nel ddl bilancio.

Di conseguenza si è reso necessario cancellare il vecchio prestito ponte, per lasciare spazio al nuovo prestito ponte, eliminando il rischio di sovrapposizioni tra le due nome.Infine, tra le novità entrate e uscite nel giro di una lettura parlamentare, ci sono le 'Detrazioni delle spese per dispositivi di protezione individuale dei conducenti e dei passeggeri di ciclomotori e motocicli'. La misura, più conosciuta come airbag per le moto, era stata dichiarata inizialmente inammissibile, poi ammessa alla votazione in commissione Finanze e approvata e, infine, bocciata dalla commissione Bilancio per mancanza di coperture e, quindi, soppressa dal testo finale.

Stessa procedura anche per l'articolo, introdotto in zona Cesarini, sul 'Differimento del termine di applicazione delle disposizioni in materia di obblighi dei partiti politici e delle fondazioni' che tanto rumore a provocato. Anche in questo caso è stato il ritorno in commissione Finanze, dopo i rilievi della commissione Bilancio, che ha consentito di cancellare la misura anche se, evidentemente, non rientrava nelle norme finite sotto la lente delle coperture.

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