"Bisogna costruire un modello che attraverso il Fondo di garanzia, sia in chiave italiana che europea, ma a partire dall'Italia immediatamente, garantisca alle imprese un flusso di credito a breve per tutto il periodo di questa emergenza, per permettere alle aziende di essere chiuse fisicamente ma non definitivamente". Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, dai microfoni di 'Rainews24' torna sulla questione della liquidità alle imprese.
"Questo prestito - ribadisce - sarebbe come un 'prestito di guerra', perché siamo in un'economia di guerra, verrà trasformato in un prestito a trent'anni, che le imprese, in funzione di questa fase delicata, riescono poi a restituire, passo dopo passo, perché è evidente che ne usciremo tutti con più debito ma con grande responsabilità".
"Abbiamo di fronte due guerre: una è quella al contagio e al virus e l'altra è quella economica" dichiara in serata durante la registrazione di 'Porta a Porta' che andrà in onda alle 23.35 su Rai Uno. "Dobbiamo difendere i fondamentali economici del Paese e occuparcene sin da ora perché dobbiamo avere a cuore il fatto -ha spiegato- che i lavoratori che da oggi e da domani andranno in cassa integrazione dovranno essere immediatamente assorbiti finita questa fase".