Nel 2020 il coronavirus non ha fermato l'amore per la pasta anzi, 1 persona su 4 ne ha aumentato il consumo durante i mesi di lockdown, scegliendola come 'piatto del cuore', buono, sano, pratico e sostenibile, proprio nel momento più difficile. Lo rileva uno studio internazionale commissionato da Unione Italiana Food e Agenzia Ice- a Doxa, che ha intervistato un campione di oltre 5mila persone in Italia, Germania, Francia, UK, Usa che rappresentano complessivamente più di un terzo del consumo mondiale di pasta e sono anche i primi mercati di riferimento per la pasta italiana, che ormai destina all’export il 60% della sua produzione. La ricerca, presentata in occasione del World Pasta Day, conferma “sul campo” un trend ormai ventennale.