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Pari opportunità: Martelli, 30 mln in 3 anni per piano antiviolenza su donne

09 ottobre 2014 | 15.17
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Giovanna Martelli
Giovanna Martelli

"La priorità su cui il Dipartimento delle Pari Opportunità sta lavorando è il piano nazionale antiviolenza sulle donne. Un piano che si compone di risorse pari a 10 milioni all'anno per tre annualità (2014, 2015, 2016) a cui si aggiungono 17 milioni per il 2013-2014 già erogati alle Regioni per il consolidamento e l'implementazione ai centri antiviolenza che già ci sono sul territorio". Così Giovanna Martelli, deputata del Pd, nominata da pochi giorni dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, consigliere in materia di Pari Opportunità, parla con Labitalia delle priorità che sta affrontando.

"Il Dipartimento, che dipende direttamente dalla presidenza del Consiglio dei ministri, è impegnato su molti fronti, dal tema dei diritti civili -spiega Martelli, 51 anni, torinese di nascita e mantovana di adozione- a quello delle discriminazioni, al contrasto alla violenza alle politiche di genere, intese come promozione della cultura dei diritti".

"Il piano antiviolenza -dice Martelli, che è già operativo nella sede del Dipartimento a Roma presso la Galleria Alberto Sordi- è la prima cosa a cui abbiamo dato la precedenza. Nasce da una fonte normativa, cioè il decreto approvato lo scorso anno contro il femminicidio, e dalla contestuale approvazione della ratifica della convenzione di Istambul".

"Da queste due importanti basi -aggiunge Martelli- il piano è stato costruito in modo partecipato, attraverso tavoli tematici e si compone di azioni significative che partono dalla prevenzione della violenza sulle donne, attraverso educazione e informazione, passando dalla valutazione di rischi, dal monitoraggio del fenomeno attraverso un Osservatorio su cui chiederemo la collaborazione dell'Istat, fino ad arrivare alla presa in carico e al reinserimento sociale della vittima di violenza".

"Uno dei nostri obiettivi -osserva Martelli- è quello di lavorare in modo complementare, a fianco degli altri ministeri, perché le politiche di pari opportunità sono un tema per eccellenza trasversale, sono un 'crocevia' di politiche. In quest'ottica, lavoreremo in collaborazione anche con l'Ufficio nazionale della consigliera di parità istituito presso il ministero del Lavoro".

"Il mio approccio -conclude Martelli- è che in questo momento di grande transizione occorre costruire ponti per arrivare sulle vette. E per costruire ponti bisogna avere gli strumenti giusti: e tra questi sicuramente ci sono il dialogo e il confronto, anche con le associazioni delle donne, che tanto hanno fatto e stanno facendo per la popolazione femminile".

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