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Le performance economiche, ambientali e sociali di Iren

07 maggio 2019 | 17.34
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Termovalorizzatore Iren di Parma (Fotogramma)
Termovalorizzatore Iren di Parma (Fotogramma)

Oltre 2,4 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitate; 87% della produzione energetica da fonte eco-compatibile (media nazionale 35%); raccolta differenziata al 64,3% (media nazionale al 55,5%), valore già in linea con l’obiettivo Ue al 2035. Sono i dati del Bilancio di Sostenibilità/Dichiarazione non finanziaria 2018 di Iren che rendiconta le performance economiche, ambientali e sociali del Gruppo e rappresenta uno strumento di monitoraggio degli obiettivi del Piano Industriale al 2023.

Nel piano industriale al 2023, la sostenibilità è declinata in cinque aree prioritarie: decarbonizzazione, economia circolare, risorse idriche, città resilienti e persone, aspetti sui quali il Gruppo Iren ha definito specifici obiettivi e target al fine di dare evidenza dei risultati raggiunti.

Sul fronte della decarbonizzazione, rispetto al 2017, il Gruppo ha ridotto del 3% sia i consumi energetici diretti, ottenendo un risparmio complessivo di oltre 558.000 tonnellate di petrolio equivalente, sia le emissioni di CO2 derivanti dai processi produttivi, mentre sono state più di 2,4 milioni le tonnellate di CO2 evitate.

La produzione energetica da fonti eco-compatibili (rinnovabili o assimilate) si è attestata all’87% della produzione totale, contro una media nazionale del 35%, generando rilevanti effetti positivi nella riduzione delle emissioni. Tali risultati hanno trovato un riconoscimento da parte del Carbon Disclosure Project 2018 che ha assegnato la valutazione A- ad Iren.

Per quanto riguarda l'economia circolare, il Gruppo ha focalizzato il proprio impegno sulla crescita della raccolta differenziata, sull’estensione della tariffazione puntuale, sull’incremento del recupero di materia e sulla valorizzazione energetica dei rifiuti non recuperabili. Nel dettaglio, nel bacino servito dal Gruppo, la raccolta differenziata a fine 2018 ha raggiunto il 64,3% rispetto a una media nazionale del 55,5% e ormai in linea con l’obiettivo del 65% fissato dall’Unione Europea per il 2035.

Alcuni territori, con valori di differenziata prossimi all’80%, rappresentano un’eccellenza a livello nazionale, così come il dato di crescita del 7% dei materiali separati per abitante anno rispetto al 2017. I sistemi porta a porta, attivi per oltre 1,4 milioni di abitanti (+6% rispetto al 2017), sono la modalità più diffusa per la raccolta dei rifiuti separati dai cittadini, con effetti positivi sia sulla riduzione della produzione sia sulla qualità del rifiuto avviato a recupero di materia. Inoltre, la valorizzazione energetica dei rifiuti ha consentito, nel 2018, di produrre l’energia necessaria a soddisfare il fabbisogno annuo di circa 210.000 famiglie.

Per un uso sostenibile delle risorse idriche, il Gruppo ha concentrato il focus sulla gestione delle reti acquedottistiche, sulla riduzione dei prelievi di acqua dall’ambiente, oltre che sull’incremento della qualità della depurazione. Rispetto al 2017, grazie ad azioni mirate, sono stati abbattuti del 2,5% i consumi di acqua destinata ai processi produttivi e ridotti del 2,5% i prelievi di acqua dall’ambiente per la distribuzione ad uso potabile, con un conseguente risparmio di 400 tonnellate di petrolio equivalente grazie a importanti investimenti e interventi sulle reti acquedottistiche.

Il potenziamento e il rinnovamento del parco impianti, a oggi più di 1.300, ha inoltre permesso di migliorare la capacità depurativa e restituire 'acqua pulita' all’ambiente.

A questo si aggiungono progetti per il risparmio di risorse, quale ad esempio il recupero delle acque di depurazione a scopi irrigui, che ha consentito di riutilizzare circa 6 milioni di metri cubi di risorsa (+10% rispetto al 2017) per colture di qualità.

Nell’ottica di accrescere la resilienza delle città, nel 2018 Iren ha investito nell’estensione del teleriscaldamento urbano, raggiungendo 93,7 milioni di metri cubi di volumetrie servite, in crescita dell’8% rispetto al 2017, con un conseguente impatto positivo sulla qualità dell’aria cittadina.

Grazie all’ammodernamento dei sistemi di illuminazione pubblica, in comuni di medie e grandi dimensioni, le comunità locali hanno potuto ridurre la spesa energetica risparmiando 3.000 tonnellate di petrolio equivalente (Tep), che si aggiungono al risparmio di oltre 1.130 Tep derivanti dalla riqualificazione degli impianti termici di 100 edifici pubblici.

Infine, con il progetto IrenGo, è stato avviato un programma per la mobilità elettrica che offre una vasta gamma di servizi a clienti e cittadini e contribuisce a rendere più sostenibile il parco mezzi della società che, rispetto al 2017, vede crescere del 55% la componente ad alimentazione ecologica.

L'attenzione alle persone si conferma un elemento centrale per Iren come testimoniato dall’assunzione di 313 nuove risorse (72% sotto i 30 anni), da un programma di formazione che ha coinvolto il 95% degli oltre 7.000 dipendenti, mentre 300 persone hanno partecipato al progetto sperimentale di smart-working.

Positivo il tasso di soddisfazione globale dei clienti, attestatosi al 90% grazie anche agli importanti investimenti effettuati, pari a 447 milioni di euro, così come significative sono le ricadute territoriali: nel 2018 il Gruppo ha emesso ordini per oltre 725 milioni di euro (+7% rispetto al 2017), ha realizzato più di 60 progetti di educazione alla sostenibilità, coinvolgendo più di 560 scuole, ed è stato in prima linea in più di 260 iniziative in ambito culturale, sportivo e ambientale, con un investimento di oltre 9,5 milioni di euro. Infine, nel 2018 il Gruppo ha generato e distribuito un valore aggiunto pari a 1.363 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al 2017.

"La responsabilità sociale di impresa sta assumendo sempre più importanza per la competitività delle imprese - ha dichiarato il presidente Paolo Peveraro - Forti di questa consapevolezza abbiamo confermato la sostenibilità come un pilastro strategico del piano industriale del Gruppo al 2023: oltre la metà dei 3 miliardi di investimenti complessivi previsti in arco piano sarà indirizzato al raggiungimento degli obiettivi presi nei confronti delle Nazioni Unite e interamente destinato sui nostri territori". "L’approccio integrato e strategico alla responsabilità sociale di impresa - sottolinea il vicepresidente, Ettore Rocchi, titolare delle deleghe di Corporate Social Responsibility - è alla base del nostro Piano Industriale al 2023 che impegna il Gruppo a giocare un ruolo proattivo verso le comunità e l’ambiente".

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