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Rifiuti: dalla ceramica al cristallo, tutti i nemici del vetro /Focus

15 maggio 2015 | 17.33
LETTURA: 3 minuti

Ci sono materiali che ingannano. Il caso più insidioso è quello della vetroceramica (pyrex), la cui assoluta trasparenza può far cadere in errore anche l’occhio più esperto. Negli ultimi 5 anni italiani più bravi nella differenziata

Rifiuti: dalla ceramica al cristallo, tutti i nemici del vetro /Focus

Separato fin dai tempi degli antichi romani, il vetro è stato tra i primi materiali a conoscere la differenziata. Fu perfino soggetto anche di un curioso “Regolamento per lo spazzamento ed innaffiamento delle strade” emesso dal Prefetto di Polizia di Napoli nel 1832, che obbligava i cittadini a raccogliere il vetro e il cristallo in un apposito mucchietto separato dal resto dei rifiuti.

Nonostante il fatto che gli italiani siano diventati più bravi a differenziare il vetro, l'insidia è sempre dietro l'angolo. Ed è proprio per limitare ed eliminare gli errori più frequenti che CoReVe, il Consorzio Recupero Vetro, ricorda alcune semplici regole.

1. Che sia campana o bidone: togliere il superfluo. Bisogna ricordare di togliere il vetro da sacchetti di plastica o altri contenitori, prima di inserirli nella campana o nel bidone condominiale: in questo modo si contribuisce a ridurre i costi delle operazioni di selezione, che rendono il vetro pronto al riciclo.

2. Non è necessario risciacquare gli imballaggi in vetro prima di differenziarli, ma è molto importante svuotarli da eventuali residui. Prima di rinascere come contenitore nuovo di zecca, il vetro viene in ogni caso trattato e reso idoneo al riciclo.

3. Non è necessario eliminare etichette o altri accessori che non vengono via. Togliere tutto quello che è facilmente asportabile: tappi, collarini, sleaves, etc. Le operazioni di trattamento del ‘rottame’ assolvono anche ad una ulteriore separazione del vetro da ciò che vetro non è. Questa fase assicura che l’obiettivo del riciclo in vetreria venga centrato senza intoppi e che i nuovi contenitori prodotti presentino caratteristiche chimico-fisiche sempre perfette.

4. Occhio alla ceramica, il nemico giurato del vetro. Ci sono materiali che sembrano vetro, ma vetro non sono. Il caso più insidioso è quello della vetroceramica (pyrex), la cui assoluta trasparenza trae in inganno l’occhio più esperto.

È però importante ricordarsi di tenere il pyrex, così come i piatti o le tazzine, ‘alla larga’ dal vetro: a causa delle diverse temperature di fusione, è sufficiente un solo frammento di ceramica, mescolato al rottame di vetro pronto al forno, per vanificare il processo di riciclo, dando origine a contenitori destinati irrimediabilmente ad infrangersi.

5. Se il cristallo va in frantumi, allora non gettarlo insieme al vetro. Bicchieri e bottiglie in cristallo contengono un’elevata quantità di metalli pesanti, come il piombo, che non devono contaminare il processo di riciclo del vetro: per questo motivo, è importante mantenere separati i contenitori in cristallo dalla raccolta differenziata del vetro.

6. Gli altri materiali da tenere separati dal vetro. Lampadine, lampade a scarica (neon) e specchi che contengono sostanze pericolose per l’ambiente, assolutamente non compatibili con il riciclo del vetro (spesso utilizzato come imballaggio per alimenti).

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