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Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 16:28
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Tendenze

foto da pixabay

In un filmato della NASA le emissioni di anidride carbonica in 3D

I danni arrecati ogni giorno al nostro Pianeta non sono immediatamente invisibili e rischiano quindi di non essere percepiti nella loro reale misura. Un nuovo filmato della NASA, l’agenzia spaziale statunitense, colma questa lacuna e svela i movimenti dei flussi di anidride carbonica sulla superficie terrestre, rendendoli tridimensionali. Il video, realizzato grazie ai sofisticati apparecchi dello Scientific Visualization Studio dell’Agenzia, rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme suonato da...

marcinjozwiak

Svolta negli USA, le rinnovabili superano il carbone

Spesso criticati per i loro stili di vita e le abitudini di consumo, gli Stati Uniti e gli statunitensi hanno però raggiunto negli ultimi mesi un traguardo molto importante per la salvaguardia del Pianeta. Emerge infatti, da una revisione dei dati federali curata dal portale di settore E&E News, il sorpasso delle rinnovabili sul carbone, la fonte energetica più inquinante. La svolta è significativa, soprattutto se paragonata alla situazione del 2008, quando il carbone rappresentava circa la metà ...

Larisa Koshkina

Un prato di fiori selvatici per ridurre le emissioni di anidride carbonica

Sostituire un prato all’inglese con uno irregolare tutela la biodiversità e riduce le emissioni di anidride carbonica. È la tesi di un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge, che ha lasciato crescere il manto dei giardini del College, curato maniacalmente dal 1772. La biomassa degli invertebrati tra le piante si è moltiplicata per 25, e, grazie alla funzione di contenimento del prato, sarebbero state risparmiate in un anno 1,36 tonnellate di emissioni di CO2, un viaggio aereo di andat...

Foto di Ben Travis da Pixabay

I laghi Usa perdono - tanta - acqua

Il 53% dei più grandi laghi e bacini idrici contiene molta meno acqua rispetto a trent’anni fa. È la tesi di un gruppo di ricerca della University of Virginia. Dal 1992 a oggi, in particolare, sarebbero andati perduti oltre 600 chilometri cubi di liquidi, pari al volume di 17 Lake Meads, il più importante bacino idrico degli Stati Uniti. Gli esperti, che hanno pubblicato i risultati delle loro analisi su “Science”, una delle più autorevoli pubblicazioni di tutto il panorama scientifico, hanno com...

(Fotolia)

Cibo, 75% under 35 consuma prodotti a base vegetale

Secondo un'analisi messa a punto dal Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food, quattro su 10 (40,4%) li scelgono per diversificare la propria dieta alimentare e oltre sei su 10 (66,5%) li considerano un 'aiuto per il Pianeta'

Il 22% della popolazione mondiale fuori dalla comfort zone climatica entro il 2100

Il 22% della popolazione mondiale fuori dalla comfort zone climatica entro il 2100

Entro il 2100, il 22% della popolazione mondiale potrebbe uscire dalla comfort zone climatica a causa dei fenomeni connessi al riscaldamento globale. A lanciare l’allarme è un gruppo di ricercatori dell’Università di Exeter, nel Regno Unito. Tra i più esposti al rischio, 600 milioni di indiani, 300 milioni di Nigeriani, 100 milioni di indonesiani e 80 milioni di pakistani e filippini. Gli esperti hanno presentato i risultati della loro ricerca su “Nature Sustainability”, autorevole rivista di set...

Foto di Photo Mix da Pixabay

Nel Regno Unito arrivano le telecamere per la tutela dell’ambiente

Tremano gli automobilisti britannici poco rispettosi dell’ambiente. Sono infatti state appena installate numerose telecamere per riprendere il lancio di rifiuti dalle vetture. Ma non è tutto. I dispositivi saranno all’avanguardia e impiegheranno l’intelligenza artificiale per rendere più efficienti le operazioni di riconoscimento e sanzione. Il provvedimento, voluto con forza dai promotori della campagna ecologista Clean Up Britain, colloca le autorità britanniche su posizioni sempre più avanzate...

Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

Camera con vista 2100, il riscaldamento globale trasforma la Terra

A causa del riscaldamento globale, entro il 2100 il 40% della superficie terrestre potrebbe trovarsi in una zona climatica diversa rispetto a quella che occupa oggi. È quanto sostengono gli esperti dell’Università della Virginia in un articolo recentemente comparso sulla rivista di settore “Earth’s Future”. Stando ai dati ottenuti impiegando alcuni sofisticati modelli di simulazione digitale, le zone aride e tropicali occuperebbero porzioni sempre più estese del Pianeta, con conseguenze potenzial...

Agenzia Fotogramma

El Niño, preoccupano gli effetti sul clima globale

Oltre a un’impennata delle temperature medie, l’arrivo di El Niño potrebbe favorire eventi meteorologici e climatici estremi. È quanto affermano gli esperti della WMO, l’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite, che, valendosi di alcune simulazioni computerizzate, prevedono la comparsa del fenomeno del forte riscaldamento delle acque del Pacifico in un periodo compreso tra la fine di luglio e la fine di settembre. Nel loro rapporto, i tecnici dell’Organizzazione hanno anche invit...

(Fotolia)

Cresce la Second Hand Economy, vale 25 miliardi di euro

I dati dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da Bva Doxa per Subito: sono 24 milioni gli italiani che hanno scelto nel 2022 l'usato, generando un valore economico di 25 miliardi di euro, pari all’1,3% del Pil nazionale

Foto di NoName_13 da Pixabay

L'Asia deve abbandonare il carbone

I paesi del continente asiatico devono tagliare rapidamente i sussidi ai combustibili fossili e investire più denaro in una transizione energetica pulita per evitare le catastrofiche conseguenze del cambiamento climatico. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto pubblicato dalla Banca asiatica di sviluppo. Cina, India e Indonesia hanno rappresentato un terzo di tutte le emissioni nel 2019, ma ne paga il prezzo tutto il continente: 6 dei 10 Paesi più colpiti da fenomeni meteorologici estremi nei primi ...

Foto di Raminta da Pixabay

La Francia mobilita le forze antincendio con un mese di anticipo

La Francia disporrà di truppe antincendio e canadair pronti ad intervenire sin dal primo giorno di giugno, un mese prima del solito. Questo perché gli incendi boschivi estivi iniziano prima degli anni passati a causa dei cambiamenti climatici. E’ quanto emerge da alcune dichiarazioni di alti funzionari dei vigili del fuoco francesi. Un inverno insolitamente secco ha ridotto l'umidità del suolo e ha sollevato il timore che si ripeta il dramma del 2022, quando 785.000 ettari furono distrutti in tut...



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