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Sotto il candore spiriti inquieti raccontano... è 'Neve nera' di Carlo Bravetti

03 dicembre 2022 | 17.38
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copertina 'Neve nera' di Carlo Bravetti, edito da fuorilinea
copertina 'Neve nera' di Carlo Bravetti, edito da fuorilinea

Il 5 dicembre sarà presentato a Roma, presso la libreria Eli di viale Somalia, alle 18.30 il libro del giornalista Rai Carlo Bravetti, un noir dal titolo 'Neve Nera' (edizioni 'fuorilinea'), classificatosi secondo al premio internazionale Nabokov con ‘Caos senza disordine’). Ambientato nei primi anni del ’900 a Weissemünde, un piccolo borgo disperso tra i monti del profondo Nord dell’Europa, racconta la storia di Margritte e suo nipote Jörg che vivono in una radura in mezzo al bosco e che presto si troveranno a dover affrontare i misteri racchiusi nei campi di neve.

Il paesaggio – come osserva lo scrittore Paolo di Paolo nella prefazione – è il vero grande personaggio della storia. E il bosco ai confini del borgo si trasforma nello spazio di una fiaba magica, ma anche crudele. Così le ricerche di un colpevole risvegliano forze nascoste, spiriti inquieti che chiedono soddisfazione per ciò che non hanno vissuto, vite morte irrisolte che cercano la loro redenzione, mentre segmenti di una remota leggenda si affacciano nel racconto. Quando il professor Engelmann arriva in paese per portare Jörg al college, comprende subito che dietro alla magia di quel mondo incantato, si nasconde una terra dal vasto e oscuro splendore. Una bianca cecità, che rivela quanto buio ci sia nella luce e nella neve. E così gli incubi arrivano anche da svegli e la realtà è ben oltre quel che si vede, perché gli spiriti, benevoli o malevoli , si annidano dove nessuno li cerca o li sta evocando.

"L’autore, Carlo Bravetti - sottolinea di Paolo - gioca (molto seriamente) con il fantastico, senza perdere di vista la concretezza, la tangibilità del reale. E per questo gli riesce di essere anche allegorico senza che l'allegoria mangi il flusso degli eventi, il loro procedere imprevedibile, incalzante, con una violenza silenziosa e fredda. Dove le cose vicine hanno l’aspetto della lontananza. Dove l’amore, alla fine, attraversa tutti i muri d’ombra per non dividersi più. E tutto questo inizia alla Vigilia di un Natale di un’epoca ormai lontana e tuttavia sempre presente".

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