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Speranza a Salvini: "Serve unità su mascherine, distanza e igiene"

28 luglio 2020 | 08.59
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Il ministro della Salute: "Regole essenziali, non possono essere messe in discussione. Bisogna avere senso dello Stato e delle istituzioni". E sottolinea: "Nostri dati su Covid assolutamente affidabili". Poi aggiunge: "Su mascherine a scuola Cts deciderà a fine agosto"

(Fotogramma)
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"Credo che il Paese debba essere unito. In questo momento sono rimaste tre norme essenziali: utilizzo delle mascherine, distanziamento di almeno un metro e divieto di assembramenti, e il rispetto di norme igieniche fondamentali a partire dal lavaggio delle mani". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto a 'Radio anch'io' su Radio Rai Uno, rivolgendosi al leader della Lega Matteo Salvini, che ieri in Senato ha rifiutato di indossare la mascherina. "Queste regole sono essenziali, non possono essere messe in discussione. Bisogna avere senso dello Stato e delle istituzioni", ha aggiunto Speranza.

Il ministro ha poi sottolineato: "I nostri dati sull'epidemia sono assolutamente affidabili. Lo erano quando eravamo tra i primissimi Paesi al mondo per numero di casi. Lo sono oggi, dopo questi mesi così complicati, in cui casi si sono ridotti. Non è che cambiato il nostro modello di calcolo".

"Il modello di calcolo è sempre lo stesso - ha ribadito - sono stati i sacrifici delle persone, donne, uomini che hanno sacrificato un pezzo della loro vita nei mesi del lockdown, ad abbassare i contagi. E' proprio per questo che dobbiamo essere prudenti".

"Siamo tra i pochi Paesi del mondo che ha imposto l'obbligo di quarantena a tutti i cittadini che negli ultimi 15 giorni sono stati in Paesi extraeuropei ed extra-Schengen - ha ricordato Speranza - In questo momento nessuno può arrivare in Italia e girare liberamente. Tutti hanno un obbligo di quarantena".

"Siamo tra i pochi Paesi del mondo che ha adottato un provvedimento così duro - ha aggiunto - penso che però sia necessario perché dopo tutti i sacrifici fatti dai cittadini italiani in questi mesi è indispensabile tenere molto alta la guardia". Le misure "sono state allargate anche a due Paesi europei, Romania e Bulgaria, che vivono una situazione sanitaria tutt'altro che semplice. Uno dei pochissimi provvedimenti che riguarda Paesi Ue". E per chi arriva in pullman da quelle aree "tutte le Regioni - ha detto Speranza - stanno organizzando controlli. L'indicazione del Governo è di fare i controlli e di assicurarsi che venga rispettato l'obbligo di quarantena di 14 giorni".

Quanto alle mascherine a scuola e le regole per il rientro in classe "il Comitato tecnico scientifico si riunirà a fine agosto per fare una valutazione finale. E' chiaro che dobbiamo tenere un livello di precauzione elevato" ha affermato il ministro della Salute. "Le mascherine - ha proseguito - non scompariranno, questo è certo. Si potrà pensare a un uso graduale, lo valuterà il Comitato tecnico scientifico. Ma la mascherina resta uno dei tre pilastri della prevenzione" con il distanziamento e il lavaggio delle mani.

"In alcuni Paesi - ha spiegato - la riapertura delle scuole ha fatto rialzare la curva del contagio. Come è accaduto in Israele". Ovviamente "ci sono paesi e Paesi. Ci vuole massima cautela, massima attenzione", ha detto ancora Speranza ricordando che "la chiusura della scuola è stata per me la scelta più dolorosa che ho compiuto in questi mesi. Ma è stata indispensabile. Anche quella scelta ha contribuito, insieme ad altre, a salvare la vita a migliaia di persone. Ora la nostra priorità è riaprire tutte le scuole a settembre e farlo in piena sicurezza".

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