
L'attrice e regista ha presentato oggi 'Anna' alla Festa del Cinema di Roma. E all'Adnkronos spiega: "Un modello perché le giovani donne imparino a non farsi addomesticare, a lei mi accomuna la determinazione"
Un'Anna Magnani inedita, intima, lontana dal personaggio leggendario che vinse l'Oscar nel 1956. A raccontarla, con un focus sulla notte dell'attesa che precede la grande vittoria ad Hollywood ma che preannuncia anche il declino della grande diva, è Monica Guerritore in 'Anna', un progetto ambizioso e generoso fortemente voluto dall'attrice che si cala nel doppio ruolo di interprete e regista. "Di Anna Magnani non conosciamo la vita sotto, il fiume che scorre sotto il fiume -spiega in un'intervista con l'Adnkronos nel giorno della presentazione della pellicola alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Grand Public- Se non nell'immagine di quel cambio di sguardo che si incupisce man mano, quando nessuno la chiama più. Io, come un palombaro, sono andata a cercare e a dare vita a quell'immagine".
"La modernità di Anna Magnani è data dal fatto che ancora oggi è attuale, non è mai diventata 'della sua epoca', e questo perché è sempre stata sé stessa, e quindi un unicum. Lei non guardava se aveva la gobba sul naso, le occhiaie, lei pensava a quello che dava alle persone. Io penso che sarà indicativo per il pubblico, soprattutto per le giovani donne, perché dicano 'io sono così', non mi devi addomesticare'". Lei è "una delle grandi madri che ci racconta come si può essere in un altro modo rispetto a un immaginario dei personaggi femminili odierni che non sono così forti come lo era lei".
Un lavoro di ricerca e un grande cast corale, che fa rivivere sullo schermo tanti personaggi di quegli anni vicino alla Magnani, a partire da Tommaso Ragno nel ruolo del 'grande assente' Roberto Rossellini, che però le starà vicino fino alla fine, a Beatrice Grannò, una giovanissima Carol Levi che diventerà la sua agente. "Ho immaginato cosa potesse aver provato, non la chiamava più nessuno, non è facile per un attore", spiega Guerritore. Che rivela che "è la stessa Anna Magnani ad avermi sorretto nel fare il film, mi ha indicato la strada in un certo modo di fare il mio mestiere. Quel modo era vicino a me".
L'attrice e regista, che ha creduto tanto nel film anche quando sembrava un'impresa difficile, spiega: "Ci sono stati diversi momenti di commozione durante la lavorazione, quando pensavo a cosa dovesse aver provato, ma il momento più difficile è stato prima di girare, quando mi sentivo continuamente dire 'vi andate a schiantare' -rivela Guerritore- Ho sopportato due anni di difficoltà perché nessuno nel mondo produttivo pensava che potesse interessare il racconto della Magnani". Ma la determinazione è di sicuro una delle cose che accomuna Monica Guerritore ad Anna Magnani: "Anna è stata un riferimento nel carattere -conferma l'attrice e regista- A volte un po' rompicoglioni, come sono le donne quando sanno che la loro esperienza deve contare, che non devono chiedere permesso".
E così, LuminaMGR, Masi Film e Mediaflow con Rai Cinema hanno creduto e investito nell'opera, che racconta di una Magnani forte e resiliente ma anche fragile, insicura. "C'è una battuta in cui lei dice a Roberto Rossellini, che ricompare quando lei sta male, 'Robbé, non me fa' morì'. Mica è facile dirlo", dice la Guerritore. Il film è dedicato al giornalista e sceneggiatore Andrea Purgatori scomparso nel 2023, che pochi mesi prima di morire è rimasto conquistato dalla sceneggiatura e si è messo accanto all'autrice collaborando a una prima revisione. La pellicola uscirà nelle sale il prossimo 6 novembre distribuita da Notorius Pictures.
Nel cast anche Lucia Mascino (Carol Levi – adulta), Roberto De Francesco (Ferruccio Ferrara), Edoardo Purgatori (Luca Magnani – adulto), Alvia Reale (Ada), Nicolò Giacalone (Vieri Niccoli), Francesca Cellini (Suso Cecchi D’Amico), Diego Migeni (Antonello Trombadori), Luca Lazzareschi (Carlo Ponti), Antonio Zavattieri (Alberto Moravia), Matteo Cirillo (Federico Fellini), Stefano Rossi Giordani (Sergio Amidei), Massimiliano Vado (Indro Montanelli), Giampiero Judica (Tennessee Williams), Tania Bambaci (la Rossa), Lucia Lavia (Ingrid Bergman. (di Ilaria Floris)