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Rugby: Inghilterra a valanga, Italia si illude e poi crolla

14 febbraio 2015 | 17.30
LETTURA: 4 minuti

La Nazionale viene travolta per 47-17 a Twickenham nella seconda giornata del Sei Nazioni. La meta di Parisse illude la selezione del ct Brunel, i padroni di casa si sbloccano a metà del primo tempo e prendono il largo nella ripresa

Sergio Parisse (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Sergio Parisse (foto Infophoto) - INFOPHOTO

Venti minuti da sogno, poi l'Italrugby si arrende. L'Inghilterra batte gli azzurri per 47-17 e la Nazionale guidata dal ct Brunel incassa la seconda sconfitta nel Sei Nazioni. Il k.o. nel tempio di Twickenham non è una sorpresa. Rispetto al flop interno di una settimana fa contro l'Irlanda, c'è qualche nota lieta in più, con 3 mete realizzate.

Troppo poco, però, per reggere il confronto contro il XV della rosa. Bisogna accontentarsi dell'eccellente partenza azzurra, una fiammata che sorprende e lascia il segno. Pronti, via e touche rubata: Morisi apre la sua giornata eccellente innescando la percussione di Parisse che finta il passaggio e va a schiacciare in meta. Italia avanti 5-0 al 5', con la trasformazione fallita da Haimona. L'Inghilterra è sorpresa dall'aggressività tricolore e fatica a prendere in mano il match.

Si gioca nei 22 metri dei padroni di casa e un delizioso calcetto di Haimona lancia Masi verso la seconda segnatura. L''in avanti' di Biagi, però, ferma l'offensiva. Il numero 4 si mette in evidenza al 16' con uno splendido intercetto e costringe l'Inghilterra a recuperare in maniera affannosa. La difesa azzurra concede poco o nulla e i bianchi devono affidarsi al piede di Ford per segnare i primi punti: 5-3 al 20' e il pomeriggio cambia volto.

Il piazzato scalda il pubblico di Twickenham che spinge i propri beniamini alla meta del sorpasso. Vunipola, nonostante il placcaggio di Gori, riesce ad andare a segno per l'8-5 al 24'. La bella Italia vista nei primi 20 minuti svanisce davanti all'accelerazione di Joseph, che al 27' rompe il placcaggio di Haimona e vola in mezzo ai pali: seconda try, 15-5 e l'equilibrio salta prima dell'intervallo.

Il gap sembra dilatarsi all'inizio della ripresa con il secondo piazzato di Ford (18-5 al 45') ma l'Italia ha il merito di rimanere agganciata alla partita. Sardo dà il 'la' con un'iniziativa personale che sbilancia la difesa avversaria, Morisi trova il varco giusto per la seconda meta italiana al 49': 18-10, complice il nuovo errore di Haimona. L'illusione di poter riequilibrare la sfida resiste pochi minuti. Appena accelera, l'Inghilterra arriva a bussare alla porta italiana. Youngs al 54' sorprende una difesa distratta, meta e Ford aggiunge la trasformazione per il 25-10.

Il serbatoio azzurro si svuota, Ford colpisce ancora dalla piazzola (28-10) e Joseph firma la sua doppietta personale: 35-10 al 60'. Il tabellone del punteggio somiglia ormai ad una slot machine, lo score cambia in continuazione. C'è gloria anche per neoentrato Cipriani (63') e Easter (68'), autori della quinta e della sesta meta 'made in England': 47-10. Morisi al 78' si toglie lo sfizio di realizzare la seconda segnatura personale, che fissa lo score sul 47-17. Ora, due settimane per preparare il prossimo impegno: il 28 febbraio l'Italia fa visita alla Scozia nel match meno proibitivo dell'intero torneo.

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