Il presidente del Cavallino prudente dopo i risultati incoraggianti dei test: "Aspettiamo il Gp d'Australia per i primi verdetti. E' essenziale ricreare un equilibrio nella monoposto, stiamo vedendo i frutti della pianificazione cominciata mesi fa"
"Stiamo facendo il percorso necessario, costruiamo il nostro futuro con umiltà". Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, sbarca a Montmelò mentre la rossa guidata da Sebastian Vettel è impegnata nella terza giornata di test sul tracciato catalano. Finora, i collaudi invernali hanno offerto indicazioni positive sui progressi della SF15-T. "Aspettiamo la gara del 15 marzo e poi vediamo", dice, ai microfoni di Sky Sport, rinviando i primi verdetti al Gp d'Australia che tra meno di un mese aprirà la stagione.
"E' essenziale ricreare un equilibrio nella monoposto, stiamo vedendo i primi risultati della pianificazione cominciata mesi fa. La squadra ha obiettivi chiari e i mezzi per spingere la Ferrari avanti. Ci vorrà un po' di tempo, sarà difficile stabilire la vera capacità della macchina, forse bisognerà aspettare il ritorno in Spagna qui durante la stagione per vedere cos'è capace di fare. I tempi dei test? Bisogna vedere cosa possono realmente fare le altre monoposto", aggiunge glissando sui risultati forniti dalle prove.
"Sappiamo che possiamo fare modifiche durante la stagione", dice Marchionne evidenziando l'importanza della novità regolamentare che consentirà ai team di intervenire sui motori. Il nuovo corso del Cavallino sembra caratterizzato anche da un nuovo approccio complessivo. Più sorrisi, più serenità, più distensione nei rapporti interni e nelle relazioni esterne. "La Ferrari si può criticare per tantissime cose, ma è un marchio straordinario e una grandissima scuderia. Bisogna stabilire un rapporto di fiducia" con i tifosi "e di serenità", osserva Marchionne.
"Abbiamo avuto un po' di anni che non sono stati i più fortunati. Il futuro è tutto da farsi, lo stiamo costruendo un po' alla volta con l'umiltà necessaria. Non abbiamo nulla per cui essere arroganti".
