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Ciclismo: Cassani, Aru grandissimo può seguire le orme di Nibali

14 settembre 2015 | 15.38
LETTURA: 3 minuti

Davide Cassani insieme a Paolo Bettini - INFOPHOTO
Davide Cassani insieme a Paolo Bettini - INFOPHOTO

"Quando un corridore a 25 anni arriva secondo al Giro d'Italia dietro a un campione come Alberto Contador e poi vince la Vuelta credo che ci si debba togliere il cappello. Siamo di fronte a un grandissimo campione". Il ct della nazionale di ciclismo Davide Cassani applaude l'impresa di Fabio Aru trionfatore ieri della Vuelta di Spagna.

"Il suo percorso mi ricorda quello del suo compagno di squadra all'Astana Vincenzo Nibali -aggiunge Cassani all'Adnkronos-, anche lo 'squalo dello stretto' ha vinto in Spagna a 25 anni la sua prima grande corsa a tappe e poi è stato in grado di completare la tripletta trionfando al Giro e poi al Tour e penso proprio che Fabio possa seguire le sue orme".

"Aru ha dimostrato oltre alle grandi doti di scalatore che conoscevamo, di essere molto migliorato a cronometro -prosegue il ct azzurro-. Poi devo dire che mi ha impressionato anche per il sangue freddo dimostrato nel duello finale con Rodriguez e Dumoulin nel quale ballavano pochi secondi, fino alla spallata decisiva alla penultima tappa che gli ha consegnato la vittoria. Ha gestito al meglio tutte le situazioni da corridore consumato".

Aru però non farà parte della squadra azzurra per la rassegna iridata di Richmond (20-27 settembre): "Mancherà solo ed esclusivamente perché il percorso non è adatto a lui: è troppo facile per le sue caratteristiche -spiega Cassani-. Potrebbe invece esserci Vincenzo Nibali ci ho parlato ieri e sta bene, scioglieremo le riserve giovedì. Penso che lui possa darci una mano anche se il percorso non è l'ideale neanche per lui". Il sardo e il siciliano ci saranno sicuramente ai Giochi di Rio de Janeiro del prossimo anno: "Lì invece il percorso è perfetto per loro -assicura il ct azzurro-. Ad agosto alla preolimpica e mi sono accorto che è davvero duro, ottimo per le loro caratteristiche". Per Richmond invece ci sarà un'Italia senza un leader. "Sono convinto di avere una squadra forte anche se ci manca il corridore alla Degenkolb o alla Kristoff che può fare la differenza. Dovremo provare a rendere la corsa dura ed entrare in tutte le fughe: daremo battaglia!. Poi sono sicuro che nel giro di qualche anno torneremo ad avere dei corridori vincenti nelle corse di un giorno. Abbiamo giovani di valore come i nostri Under 23 che hanno vinto la Coppa delle Nazioni. Il nostro movimento è forte e in salute", conclude Cassani.

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