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Cosa prevede il codice Wada

06 ottobre 2017 | 18.58
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Cosa prevede il codice Wada

Filippo Magnini e Michele Santucci nel mirino dell'antidoping. I due nuotatori azzurri sono indagati dalla procura Nado Italia sulla base degli atti dell'inchiesta della procura della Repubblica di Pesaro sul caso del medico nutrizionista Guido Porcellini.

Le contestazioni riguardano la violazione di due articoli del codice Wada (World Anti-Doping Agency) che in Italia trova attuazione nel 'Codice sportivo antidoping', pubblicato anche sul sito del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) che - oltre a disciplinare, regolare e gestire le attività sportive in Italia - cura l'adozione delle misure di prevenzione e repressione del doping nell'ambito dell’ordinamento sportivo con la funzione di Organizzazione Nazionale Antidoping (NADO).

GLI ARTICOLI - Cosa dicono gli articoli 2.2 e 2.9 la cui violazione viene contestata rispettivamente ai due nuotatori nel primo caso e al solo Magnini nel secondo? Secondo quanto si legge sul documento (VERSIONE PDF), l'articolo 2.2 riguarda l'"uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito da parte di un Atleta".

Al comma 1: "Spetta ad ogni Atleta accertarsi personalmente di non assumere alcuna sostanza vietata o di non utilizzare alcun metodo proibito. Ai fini dell’accertamento della violazione delle NSA, non sarà necessario dimostrare che vi sia dolo, colpa, negligenza o l’uso consapevole da parte dell’Atleta".

SOSTANZA VIETATA - Al comma 2.2.2: "Il successo o il fallimento dell'uso o del tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito non costituiscono un elemento essenziale. È sufficiente, infatti, che la sostanza vietata o il metodo proibito siano stati usati o si sia tentato di usarli per integrare una violazione delle NSA".

Per quanto riguarda l'articolo 2.9, invece, violazione del Codice WADA è anche "fornire assistenza, incoraggiamento e aiuto, istigare, dissimulare o assicurare ogni altro tipo di complicità intenzionale in riferimento a una qualsiasi violazione o tentata violazione delle NSA o violazione dell’art. 4.12.1 da parte di altra persona".

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