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Gedda

Decide Ronaldo, Supercoppa a Juve

16 gennaio 2019 | 20.31
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

La Juventus trionfa nella Supercoppa italiana e Cristiano Ronaldo festeggia con l'ennesimo gol decisivo della sua carriera il suo primo trofeo in bianconero. La squadra di Massimiliano Allegri vince la sfida di Gedda contro il Milan per 1-0, piegando il 'Diavolo' nel secondo tempo con il timbro del fuoriclasse portoghese. In casa Milan, invece, la faccia più nervosa è quella di Gonzalo Higuain, entrato solo per uno spezzone di gara dopo essere stato escluso dalla formazione titolare a causa di un lieve stato influenzale: potrebbe essere questo il triste finale in maglia rossonera del 'Pipita', sempre più vicino al Chelsea di Sarri.

CR7, invece, mette in bacheca il 28esimo trofeo in carriera e ora punta a vette ancora più alte in Italia e in Europa. La Juventus si aggiudica ai punti un primo tempo giocato su ritmi non elevati, ma il risultato all'intervallo è ancora fermo sullo zero a zero. In avvio, i pericoli per i rossoneri arrivano soprattutto dalla corsia destra occupata da Cancelo. Dopo appena quattro minuti di gioco il portoghese libera al tiro Douglas Costa, che sfiora il palo con un sinistro a giro, poi al 17' dopo un altro duetto con il brasiliano penetra in area e va vicino al gol con un rasoterra a incrociare fuori di un soffio. Al 35' la porta di Donnarumma viene violata da Matuidi, ma il gol del centrocampista francese viene correttamente annullato dall'arbitro Banti per un netto fuorigioco. Al 43' si accende anche Cristiano Ronaldo, che infiamma il pubblico di Gedda con una conclusione in acrobazia alta di poco sulla traversa, mentre il primo vero squillo del Milan arriva poco prima dell'intervallo con una conclusione in area di Calhanoglu troppo debole e centrale per impensierire Szczesny.

Il portiere polacco rischia davvero grosso in avvio di ripresa quando dopo un rimpallo sfavorevole Pjanic serve un involontario assist a Cutrone e il sinistro di prima intenzione del giovane attaccante rossonero si stampa sulla traversa. La Juve si salva e allo scoccare dell'ora di gioco sale in cattedra CR7, pronto a trasformare in oro la pennellata dalla trequarti di Pjanic. Il Milan concede troppo spazio al bosniaco e sul suo millimetrico cross in area il fenomeno portoghese, scattato sul filo del fuorigioco, non può sbagliare: colpo di testa e Donnarumma è battuto. La Juve potrebbe mettere al sicuro il risultato al 68', ma il potenziale raddoppio di Dybala è viziato da fuorigioco.

E proprio quando Gattuso si decide a giocare la carta Higuain, entrato al 71' al posto di Castillejo insieme a Borini per Paquetà, il suo Milan resta in inferiorità numerica. Kessie entra col piede a martello su Emre Can e il cartellino giallo inizialmente mostrato all'ivoriano dall'arbitro diventa rosso dopo l'intervento del Var. Il tecnico rossonero decide di sacrificare Cutrone, che lascia il posto a Conti, e la missione del Milan diventa impossibile. E nel finale affiora il nervosismo, con Higuain e Gattuso in prima fila a protestare per un contatto tra Emre Can e Conti sul quale l'arbitro sorvola senza nemmeno andarlo a rivedere al monitor.

"Vincere il primo trofeo con la Juventus era quello che volevo e sono molto felice. Il nuovo anno è iniziato bene" dice Ronaldo ai microfoni della Rai dopo avere deciso la sfida. "Questo era il primo obiettivo, ora lavoriamo tranquilli e pensiamo ai prossimi trofei che vogliamo vincere", aggiunge il fuoriclasse bianconero, sottolineando che "il principale obiettivo è il campionato". "Siamo messi bene in classifica, ma il campionato è ancora lungo e dobbiamo continuare così". La dedica è per "i tifosi, la mia famiglia, gli amici e tutti quelli che amano me e la Juventus".

Per i rossoneri la sconfitta è amara: "Per ora ci lecchiamo le ferite. C'è grande amarezza. Domani vedremo cosa succederà" commenta il tecnico del Milan, Rino Gattuso. Contro la Juve "ci abbiamo provato", sottolinea. "Devo fare grandissimi complimenti alla mia squadra e avevo detto che la partita sarebbe stata come scalare una montagna. Poi gli episodi giudicate voi". L'espulsione di Kessié, aggiunge, "ci sta, però se abbiamo la tecnologia usiamola". Comunque il Milan, dice ancora Gattuso ha "pregi e difetti ma abbiamo messo in campo carattere. Abbiamo tenuto bene il campo e lottato contro una grandissima squadra. Resta la prestazione. C'è rammarico e amarezza".

Sul 'mistero' della foto senza Higuain, Gattuso spiega che "non è successo nulla. Higuain ieri aveva 38,5 di febbre. E' sfortunato. Ho fatto di tutto per recuperarlo. Volevo mettere in campo un giocatore fresco. Sembra una barzelletta. Quando è venuto il principe a salutarci non ho voluto io che ci fosse perché c'era il rischio che potesse contagiare gli altri giocatori".

Poi, rispondendo a una domanda sul fatto che potesse essere l'ultima partita di Higuain con la maglia del Milan, Gattuso non si sbilancia. "Sinceramente mi brucia lo stomaco. Non sto pensando a cosa può succedere. Ho 25 giocatori a cui pensare".

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