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Sinner in finale agli Australian Open: "Contro Djokovic è stata durissima"

L'azzurro dopo l'impresa: "Ho imparato dalla sconfitta a Wimbledon. Felice, ma il torneo non è finito"

Jannik Sinner
Jannik Sinner
26 gennaio 2024 | 08.45
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"E' stata una partita durissima". Jannik Sinner esulta dopo la vittoria in 4 set su Novak Djokovic nella semifinale degli Australian Open 2024. Il successo contro il serbo, numero 1 del mondo, spalanca all'azzurro le porte per la prima finale in un torneo del Grande Slam.

"Ho iniziato benissimo nei primi due set, Nole ha sbagliato tanto. Ho sbagliato un match point nel 3°, ma volevo essere pronto per il set successivo. Ho iniziato alla grande e non vedevo l'ora di giocare questa partita", dice Sinner.

"Avevo perso con Nole a Wimbledon, ho imparato da quella partita. Fa parte del mio processo di crescita -prosegue il numero 4 del mondo-. Giochiamo in modo simile, la risposta è il nostro punto forte. Cercavo di far partire lo scambio, non dico le tattiche perché ho la sensazione che faremo qualche altra partita contro. Mi ero allenato con Djokovic quando avevo 17 anni, cercavo di imparare dai migliori. Mi aveva consigliato di essere imprevedibile, di migliorare il servizio e ho la sensazione di poter migliorare ancora. Volevo essere preparato, dallo scorso anno la fiducia è altissima ed ero sicuro di poter giocare contro i migliori del mondo. Scenderò in campo con il sorriso e darò il massimo nella mia prima finale Slam".

"Felice, ma il torneo non è finito"

"Sono felice ma il torneo non è finito", ha poi detto in conferenza stampa a Melbourne Park dopo il successo. "C'è soddisfazione, abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo punto. Battere Nole in uno Slam è un bel traguardo ma il torneo non è finito, domenica mi aspetta una partita molto importante per la mia carriera”.

I tre match ravvicinati di novembre (i due di Torino e quello in Davis di Malaga) sembrano aver dato nuova consapevolezza al tennista azzurro: “Quelle tre sfide con Nole sono state molto importanti -sottolinea il 22enne altoatesino-, sono stato fortunato ad aver avuto quelle opportunità perché ti puoi anche allenare spesso con lui ma in partita poi è tutto diverso, quando devi giocare i punti importanti in un match è tutta un’altra cosa. Devi essere sempre consapevole di quello che fai e sicuramente quelle opportunità di fine anno mi hanno aiutato”.

I numeri del match hanno raccontato di una supremazia pressoché travolgente di Sinner nei confronti del giocatore più vincente della storia: "Dobbiamo essere onesti, oggi nei primi due set Nole non ha giocato benissimo; non colpiva la palla come è solito fare e non si muoveva benissimo. Ma quando affronti il numero 1 sai che la reazione può arrivare da un momento all’altro, devi essere sempre pronto perché le cose possono cambiare rapidamente. E così è stato, nel terzo e nel quarto set abbiamo giocato alla pari e dopo aver visto sfumare il matchpoint non è stato un momento semplice. Sapevo che dovevo continuare così per crearmi altre possibilità, sono arrivate e sono contento di essere riuscito a prendermi la vittoria”.

Prima di concentrarsi per finale che lo attende domenica, il numero 4 del mondo è pronto a sostenere i connazionali Bolelli e Vavassori, attesi domani sera dall’ultimo atto del torneo di doppio: “E’ bello vedere un doppio italiano in finale. Ho visto la loro semi e domani guarderò la finale. Stanno giocando un buon tennis, si meritano di essere in finale e speriamo possano chiudere nel migliore dei modi. Il fatto di avere un doppio così forte ci potrà aiutare anche in Coppa Davis… e poi sono dei bravi ragazzi, ragazzi normali, un po’ come lo sono io, in questo siamo simili”.

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