C'è un indagato per il suicidio, avvenuto lunedì sera nel carcere Pagliarelli di Palermo, del geometra Carlo Gregoli, da marzo in cella per il duplice omicidio di Villagrazia. La procura ha emesso un avviso di garanzia nei confronti dello psichiatra, dipendente dell'Asp di Palermo, che aveva in cura il detenuto. A confermarlo all'Adnkronos l'avvocato Barbara Mistretta, nominata legale d'ufficio dell'indagato. L'accusa contestata sarebbe di omicidio colposo. Nelle scorse settimane il legale di Gregoli, l'avvocato Aldo Caruso, aveva chiesto la scarcerazione per il suo cliente per una forma di depressione ma era stata rigettata.
"Ho incontrato il signor Gregoli qualche giorno prima della disgrazia. Era in condizioni pietose, tremava, era pallido. Le condizioni del mio assistito erano palesemente patologiche" dice l'avvocato Caruso all'Adnkronos. Già in passato Gregoli aveva sofferto di una forte depressione, "una patologia in cui era ricaduto e negli ultimi giorni - ribadisce il legale - le sue condizioni erano pietose".
L'autopsia, come spiega all'Adnkronos il professor Paolo Procaccianti, direttore dell'Istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, ha confermato che Gregoli è morto impiccato. Ma per verificare se prima del suicidio abbia assunto degli psicofarmaci e in che quantità è necessario attendere l'esito dell'esame istologico e dell'esame tossicologico.