Mario Greco, Ceo delle Generali, rivendica di aver trasformato la compagnia assicurativ a senza chiedere soldi ai soci. E i target al 2015 verranno raggiunti a fine 2014, con un anno di anticipo. Il gruppo presenterà il nuovo piano industriale nel maggio del 2015 e, intanto, conferma la rimozione del vincolo del 40% per il payout ratio, cosa che potrebbe comportare un dividendo più sostanzioso per l'esercizio 2014.
"Negli ultimi due anni - afferma l'ad, che oggi a Londra tiene l'Investor Day 2014 per aggiornare il mercato sullo stadio di avanzamento del piano al 2013-15 - Generali ha incessantemente perseguito una strategia volta a trasformare in modo sostanziale il business senza ricorrere all'aiuto degli azionisti. Abbiamo mantenuto la nostra promessa e attraverso disciplina, semplicità e focus abbiamo raggiunto un obiettivo che molti ritenevano impossibile, specialmente in considerazione dello sfidante scenario macroeconomico in cui operiamo".
Generali "realizzerà in anticipo il turnaround al 2015", spiega il Leone. I target finanziari 2013-2015 sono stati realizzati o sono in fase di completamento: tra quelli già raggiunti, un Solvency I ratio superiore al 160%, la generazione di 20 punti di Solvency cedendo asset non core per 4 mld di euro circa e un free surplus di cassa superiore ai 2 mld.
Gli obiettivi del piano industriale delle Generali al 2015, continua Greco, "sono tutti o conseguiti o molto vicini al conseguimento. Quindi ci aspettiamo che per fine anno tutto il piano che presentammo nel gennaio 2013 possa essere dichiarato raggiunto e accantonato".
"Questo è un turnaround - aggiunge l'ad - molto efficace, molto rapido, di cui siamo molto orgogliosi. Oggi presentiamo qui a Londra anche una parte della squadra di vertice delle Generali che non era stata presente ai precedenti Investor Day, perché l'azienda trattava di argomenti diversi. Annunciamo anche che il 27 maggio del 2015 presenteremo il nuovo piano strategico delle Generali, sempre qui a Londra".
"E' molto raro - continua Greco - il caso di un turnaround di una società così grande, fatto così rapidamente, con un successo così completo e in condizioni di mercato così difficili. Noi abbiamo agito nelle condizioni di mercato peggiori che le assicurazioni abbiano mai visto nella loro storia e, malgrado tutto questo, siamo in grado di presentare oggi, con un anno di anticipo, dei risultati esattamente in linea con gli obiettivi che avevamo indicato. Obiettivi che, quando presentammo, furono giudicati visionari e molto sfidanti".
Quanto alla cedola, a politica dei dividendi di non distribuire più del 40% dell'utile netto "non ci vincola più - ha confermato infine l'ad - vedremo quale sarà il dividendo a febbraio-marzo 2015, ma possiamo pagare più del 40% già quest'anno, perché non abbiamo più bisogno di accumulare capitale".
