Rischia nuovi processi per istigazione a delinquere e procurato allarme il leader No Tav, Alberto Perino. In questi giorni infatti sono stati notificati all’esponente del movimento che si oppone alla Torino-Lione due avvisi di chiusura delle indagini preliminari firmati dai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo.
A Perino la procura contesta l’istigazione a delinquere in relazione alla diffusione, dalla fine di agosto 2013, su una mailing list del movimento, di alcuni dati sensibili riguardanti ditte e mezzi che lavoravano al cantiere Tav di Chiomonte. In quel periodo era infatti previsto l'arrivo al cantiere delle componenti della fresa, per lo scavo del tunnel geognostico, che il movimento aveva annunciato l'intenzione di bloccare.
Il leader No tav è invece indagato per procurato allarme per un articolo diffuso a ferragosto 2013 su alcuni siti no tav in cui si sosteneva che erano state trovate delle “vene di amianto” in Clarea.