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Tavares rassicura l'Italia: con Stellantis niente chiusure, puntiamo su tutti i brand

L'ad del nuovo gruppo spiega come la fusione è la migliore tutela per l'occupazione. Per i marchi italiani si apre una fase di rilancio.

Tavares rassicura l'Italia: con Stellantis niente chiusure, puntiamo su tutti i brand
19 gennaio 2021 | 19.23
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La fusione fra Fca e Psa, che ha dato vita a Stellantis, " è una soluzione non un problema" e "voglio ribadire l'impegno a non chiudere nessuno stabilimento produttivo". Non solo, la fusione "è uno scudo" per l'occupazione che "si tutela grazie all'effetto scala": ed è proprio così che "alcuni stabilimenti ora saranno più tutelati, in particolare in Italia, e potranno raggiungere maggiori livelli di efficienza". Nel primo giorno di Stellantis a Wall Street, dopo l'entusiastica accoglienza di ieri sui mercati europei, il Ceo Carlos Tavares veste toni rassicuranti soprattutto sul 'lato italiano' del gruppo, dove è forte il timore che alla fine in un sistema produttivo con evidenti ridondanze, a pagare il prezzo potrebbero essere le fabbriche ex-Fca. Niente di tutto questo, osserva, anzi, "la fusione porterà più efficienza, con business plan più sostenibili per modelli che prima non erano considerati redditizi e sui quali non si decideva. Non sono le sinergie che metteranno a repentaglio i posti di lavoro".

"Vogliamo tenere tutti i brand, che rappresentano un nostro patrimonio, anche se bisognerà chiarire il posizionamento dei singoli marchi": comunque per ora - ha garantito - non hanno da temere neppure i brand italiani meno redditizi: da Lancia - che ora vende un solo modello e solo in Italia - alla stessa Fiat, con una gamma molto limitata, per finire con Alfa e Maserati, già oggetto di tentati rilanci negli ultimi 5 anni. Stellantis - ha ricordato il manager - "ha in portafoglio 14 marchi iconici, che ci permetteranno di dare spazio alla nostra passione per la libera mobilità. E per alcuni di questi brand, sui quali non abbiamo mai investito tanto, ci saranno possibilità di business con modelli 'sorelle'" di altri del gruppo.

Certo, "il piano strategico di Stellantis non è stato ancora predisposto" quindi sulle prossime scelte per Maserati e Alfa "è prematuro" fare valutazioni: ma "in ogni caso - ha sottolineato - va riconosciuto il valore altissimo di questi due brand: ora dobbiamo fare valutazioni su come sostenere la loro crescita redditizia" ma l'intenzione comunque "è di sostenere il loro rilancio".

Quanto a Fiat Tavares ha esplicitamente ipotizzato una 'cura Opel', il marchio tedesco oggetto di una incredibile 'rinascita' dopo l'acquisizione da GM: "Credo che riusciremo a fare con i nuovi modelli di Fiat prodotti redditizi come abbiamo fatto con Opel, che ha la nuova Corsa che in Germania vende meglio dei competitor tedeschi". Su questa trasformazione di Fiat "dobbiamo ancora iniziare a lavorare ma - ha ribadito - questa è la direzione". A differenza di quanto avvenuto con il marchio tedesco, peraltro, ha aggiunto il manager portoghese, "non servirà interrompere la produzione di modelli con emissioni troppo alte perché Fiat, a differenza di Opel , non ha problemi di emissioni".

Rassicurati gli interlocutori e i dipendenti italiani, Tavares ha ribadito quello che ormai è il mantra per tutto il settore automobilistico 'più margini, meno volume': ora - ha spiegato - "puntiamo all'eccellenza non ad un aspetto dimensionale, vogliamo che Stellantis sia più grande che grossa". Anche se i due gruppi originari, ha ricordato, "avevano già una ampia base, con vendite in 130 mercati, leader in almeno 3 regioni e una grande presenza in ricerca e sviluppo".

"Le nostre due famiglie - ha aggiunto - vengono da realtà a volte difficili che però hanno saputo superare. Oggi è l'inizio di un viaggio entusiasmante" il primo giorno di una Stellantis "ben posizionata per competere nei mercati globali, con 39 veicoli elettrificati entro la fine del 2021". Le sfide non mancano, a iniziare da una Cina "per la quale non escludiamo niente a priori, finora - ha ammesso Tavares - i risultati sono stati deludenti" e un team ad hoc dovrà valutare come crescere sul principale mercato mondiale. Quanto agli Usa, possono essere la 'cassaforte' del gruppo, ma di crescere con nuovi marchi, per ora, non se ne parla, a sentire il ceo di Stellantis.

Tavares non ha peraltro nascosto la necessità di riunire sotto un solo tetto sensibilità e know how differenti, anche se ha voluto presentarla come un vantaggio: Non dobbiamo solo superare le sfide che conosciamo, ma anche essere innovativi nel nostro business model, avvicinandoci a nuove tecnologie: sfrutteremo la diversità delle nostre risorse umane che è una delle garanzie della performance".

E' una diversità che si rispecchia nella struttura operativa, dove Tavares ha evidenziato i nove comitati "che permetteranno decisioni rapide e professionali con una esecuzione tempestiva". Una struttura - con un Top Executive Team e 9 Comitati dedicati al coordinamento di prestazioni e strategia aziendali - che peraltro è stata comunicata in contemporanea con l'incontro con la stampa e nella quale non mancano le sorprese. Se Richard Palmer èstato confermato chief financial officer (come già in Fca) e Mike Manley sarà Head of Americas, le attività in Europa saranno responsabilità di Maxime Picat (ex Psa).

A livello di brand, confermati Olivier Francois alla guida di Fiat e Abarth, Davide Grasso in Maserati, Luca Napolitano per Lancia, mentre l'ex dg Peugeot Jean-Philippe Imparato dovrà gestire il rilancio di Alfa Romeo e Jeep sarà affidata a Christian Meunier, mentre Timothy Kuniskis seguirà Chrysler e Dodge e Mike Koval si occuperà di Ram. Fra gli ex marchi Psa Vincent Cobee guiderà Citroen, Micheal Lohscheller resta al vertice di Opel & Vauxhall, mentre Linda Jackson curerà Peugeot e Beatrice Foucher gestirà Ds. Giacomo Carelli si occupera' di Leasys e Brigitte Courtehoux di Free2Move mentre Silvia Vernetti gestirà il Global corporate office e Emmanuel Delay sara' Chief performance office. Ma a sorprendere è la scelta di affidare l'evoluzione del design ai francesi con Chrysler, Dodge, Jeep, Ram, Maserati e Fiat in Sudamerica seguite da di Ralph Gilles, mentre Jean-Pierre Ploue seguirà Abarth, Alfa Romeo, Citroen, Ds, Fiat Europa, Lancia, Opel, Peugeot e Vauxhall. Fra i restanti incarichi, Harald Wester guiderà l'Engineering, a capo di vendite&marketing va Thierry Koskas mentre il responsabile della comunicazione sarà Bertrand Blaise.

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