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Teheran sfida Obama, all'Onu uno degli studenti del blitz all'ambasciata Usa del '79

01 aprile 2014 | 14.55
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Teheran sfida Obama, all'Onu uno degli studenti del blitz all'ambasciata Usa del '79

Washington, 1 apr. - (Adnkronos/Aki/WP/Ign) - E' un vero e proprio "dilemma" quello che è chiamato a sciogliere il presidente Usa, Barack Obama, dopo la nomina del nuovo ambasciatore iraniano all'Onu, Hamid Aboutalebi. E' quanto sostengono alcuni analisti americani, commentando la decisione di Teheran di nominare come nuovo rappresentante al Palazzo di Vetro un diplomatico che in gioventù è stato membro degli Studenti Islamici Seguaci della Linea dell'Imam, il gruppo che assaltò l'ambasciata statunitense a Teheran nel 1979, tenendo in ostaggio l'intero corpo diplomatico americano per 444 giorni. Nelle ultime ore il caso è esploso con gli attacchi di alcuni ex ostaggi come Barry Rosen, il quale ha definito "un oltraggio" e "una tragedia" l'eventuale concessione del visto ad Aboutalebi da parte delle autorità statunitensi. Il Dipartimento di Stato finora non si è espresso sulla questione, limitandosi a ribadire che la richiesta di visto di Aboutalebi "sarà valutata come tutte le altre", in base alle procedure previste. Secondo gli analisti, l'amministrazione di Washington è alle prese con una questione potenzialmente in grado di cancellare con un colpo solo il lavoro svolto finora di riavvicinamento all'Iran e che finora ha portato risultati, come dimostra l'accordo ad interim sul programma nucleare di Teheran.

Secondo quanto riportato ieri dall'agenzia 'Bloomberg', la richiesta di visto per Aboutalebi avanzata da Teheran non ha ancora ricevuto risposta dal Dipartimento di Stato. "Chiunque può avanzare la richiesta di visto e sarà valutata come tutte le altre, in base alle nostre procedure. Non dobbiamo speculare su quale sarà l'esito", ha commentato la portavoce del Dipartimento di Stato, Marie Harf, rispondendo alla domanda se l'Amministrazione Usa fosse al corrente del passato del nuovo rappresentante iraniano al Palazzo di Vetro. Aboutalebi ha comunque minimizzato il suo coinvolgimento nelle attivita' degli Studenti Islamici Seguaci della Linea dell'Imam, smentendo di aver partecipato all'occupazione dell'ambasciata Usa e precisando di essere intervenuto durante la crisi degli ostaggi solo in qualita' di traduttore e negoziatore.

Polemiche roventi in Usa. Uno dei 52 americani presi in ostaggio nel 1979 all'ambasciata Usa a Teheran, Barry Rosen, ha definito "un oltraggio" e "una tragedia" l'eventuale concessione del visto ad Aboutalebi da parte delle autorita' statunitensi.. "Se il presidente e il Congresso non dovessero condannare questo atto della Repubblica islamica, allora la nostra prigionia e sofferenza lunga 444 giorni nelle mani dell'Iran non sarebbe servita a nulla", ha affermato Rosen, riferendosi alla nomina del nuovo ambasciatore di Teheran all'Onu. "Sarebbe una disgrazia se il governo Usa dovesse accettare il visto di Aboutalebi come ambasciatore alle Nazioni Unite", ha aggiunto Rosen, ex addetto stampa dell'ambasciata Usa a Teheran, in un comunicato diffuso dall'emittente 'Fox'.

"E' un dito nell'occhio degli Stati Uniti", ha commentato l'ex ambasciatore Usa all'Onu, John Bolton, sottolineando che Aboutalebi, "dal momento che i due paesi non hanno rapporti diplomatici è l'ambasciatore iraniano in America. Penso che con questa decisione il regime voglia dimostrare che, nonostante alcune aperture, è ancora lo stesso regime anti-americano che è in piedi dal 1979".

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