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Annunciava martirio in chat, fermato cittadino siriano

05 novembre 2016 | 09.47
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Il martirio e la causa siriana contenuti in chat, su notebook e dispositivi informatici. La Guardia di finanza di Catanzaro ha scoperto così il coinvolgimento di un cittadino siriano sottoposto a fermo, grazie alla disamina di oltre un milione di file tradotti da un interprete di lingua araba. L'uomo, che era stato arrestato nel 2014 come scafista nell'ambito di uno sbarco di migranti, era stato sottoposto a indagine dalla Procura Distrettuale di Catanzaro dopo la segnalazione della Procura ordinaria.

Dai contenuti informatici emerge che annunciava operazioni di martirio e la sua partecipazione al fronte Jabhat Al Nusra insieme al fratello. Dal contenuto dei file è emersa inoltre la grande disponibilità da parte dei miliziani di armamenti bellici. Nelle chat, l'indagato riportava notizie su vicende di combattimento specificando di averle ricevute dai miliziani rivoluzionari, dichiarava la sua volontà di vendetta per lo stato in cui era costretta la Siria (il fronte della Jabhat Al Nusra combatte contro il governo di Bashar Al-Assad) e di trovarsi in una zona di guerra, verosimilmente insieme ai ribelli, nelle città di Adleb e Hama. E, ancora, approvava l'iniziativa dei 50 miliziani che per la causa erano disposti al martirio per mietere più vittime tra i nemici nell'offensiva per l'occupazione e il controllo dell'aeroporto nella città di Hama. I finanzieri hanno recuperato immagini che riprendevano i miliziani in armi e il sospettato chiedeva la cancellazione delle foto a visualizzazione avvenuta per paura che potessero cadere nelle mani del nemico.

Lo stesso siriano, in una foto cancellata ma recuperata dalle Fiamme gialle, è ritratto con una granata da mortaio, nella tuta nera tipica dei jihadisti e con una bandana che riportava la scritta "Allah è grande", e altri combattenti con le cinture esplosive. "L'operazione odierna - sottolineano inquirenti e investigatori - è una delle pochissime indagini in cui è stato verificato il collegamento diretto tra soggetti che pianificano il traffico dei migranti e organizzazioni terroristiche islamiche".

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