Gli jihadisti filippini del gruppo Abu Sayyaf hanno esteso al 17 ottobre la scadenza dell'ultimatum oltre il quale minacciano di decapitare due turisti tedeschi se non verrà pagato un riscatto di 250 milioni di pesos (5,6 milioni di dollari). Il gruppo terrorista chiede anche che la Germania ritiri il sosteno alla campagna internazionale contro gli jihadisti dello Stato Islamico.
Abu Ramin, un portavoce del gruppo jihadista, aveva inizialmente posto un ultimatum entro il 10 ottobre. Oggi lo stesso Ramin, in un intervista con alcuni media locali a Zamboanga, ha fissato un ultimatum alle tre del pomeriggio del 17 ottobre, oltre il quale, ha minacciato, "non vedrete vivi" gli ostaggi. "La gente vedrà che non stiamo giocando - ha aggiunto - la sharia (legge islamica) non è un giocattolo".
I due tedeschi - il 71enne Stephan Okoveix e la 55enne Henrike Diesen- sono stati rapiti in aprile mentre erano in viaggio sul loro yacht a largo delle Filippine. Il 24 settembre, il gruppo Abu Sayyaf ha minacciato di decapitare i due turisti, diffondendo su Twitter una foto che li mostra circondati da uomini col volto coperto, uno dei quali brandisce un machete.