"Noi musulmani di Francia diciamo alt alla barbarie". E' questo lo slogan che ha riunito questo pomeriggio centinaia di musulmani davanti alla moschea di Parigi, in una Francia ancora sotto choc per la decapitazione in Algeria della guida alpina Hervé Gourdel, da parte di un gruppo legato agli jihadisti dello Stato Islamico.
"L'Islam è per la pace, per il rispetto della vita", ha dichiarato Dalil Boubakeur, rettore della moschea parigina e presidente del Consiglio francese del culto musulmano, che ha organizzato la manifestazione. Molti dimostranti mostravano cartelli con slogan come "non a nome mio" oppure "siamo tutti Hervé Gourdel". Un'altra manifestazione di questo tipo è prevista questa sera a Lione.
La Francia è uno dei paesi che effettuano raid aerei in Iraq contro le postazioni dello Stato islamico. Ma è anche il paese con la più grande comunità musulmana d'Europa, ben cinque milioni di fedeli. Fra loro vi sono giovani partiti volontari per andare a combattere con gli jihadisti in Siria, come il presunto autore dell'attentato al museo ebraico di Bruxelles, Mehdi Nemmouche. Ma sono anche sempre più numerose le prese di distanza dal terrorismo jihadista. Ieri un gruppo di professionisti musulmani, medici e avvocati, ha sottoscritto l'appello "Anche noi siamo degli sporchi francesi", pubblicato dal quotidiano Le Figaro, per esprimere la propria "repulsione" per la decapitazione del "compatriota" Hervè Gourdel.
