"Proposta assessore D'Amato si può valutare ma deve essere applicabile"
La terza dose di vaccino anti Covid a 5 mesi dalla seconda invece che a 6 "si può valutare anche in base all'andamento di questo colpo di coda del virus" perché il richiamo fatto a "un mese in meno di distanza garantisce una maggiore protezione". Lo dice all'Adnkronos Salute il virologo dell'università di Milano, Fabrizio Pregliasco, commentando la proposta dell'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, secondo il quale "bisogna cambiare strategia" perché "vediamo troppi casi" di Covid-19 "anche gravi, tra chi è stato vaccinato 6 mesi fa".
"E' quello che si è fatto un po' anche in Inghilterra - ricorda Pregliasco - ma è chiaro che dobbiamo trovare una modalità per applicare e organizzare la cosa al meglio". Dal punto di vista medico, tuttavia, accorciare la distanza del richiamo certamente "dà un elemento di rinforzo in questa fase in cui il rischio c'è. Un po' come la dose booster per i fragili".
Ma poi l'efficacia del vaccino scadrà prima? "Certo scadrà un po' prima. È chiaro che dovremmo vedere quello che sarà il futuro ma io credo - conclude il medico - che, superato questo giro, la vaccinazione sarà simile a quella dell'influenza e quindi dedicata ai fragili e ai più esposti e poi magari, a pagamento, per chi lo desidera".