L'azzurra, sconfitta dalla filippina Petecio, conquista comunque una medaglia storica: è la prima di una donna italiana nel pugilato e la numero 600 dell'Italia ai Giochi
Irma Testa perde in semifinale nel torneo di boxe femminile alle Olimpiadi di Tokyo 2020, categoria -57 kg. L'azzurra, che vince la medaglia di bronzo, è stata sconfitta 4-1 dalla filippina Neshty Petecio.
Quella conquistata da Testa è la 600esima medaglia dell’Italia nella storia dei Giochi Olimpici Estivi e la prima medaglia del pugilato femminile italiano ai Giochi. Per l'Italia Team si tratta della 22esima medaglia conquistata a Tokyo 2020.
"Non ho ancora sentito Irma dopo la semifinale ma le ho espresso con un messaggio la mia gratitudine per quello che ha fatto: portare il pugilato italiano femminile nella storia. Conosco Irma Testa e sarà un po' delusa ma lei è una atleta molto matura e sono convinto che già ai prossimi mondiali ci farà vedere di che pasta è fatta". Sono le parole all'Adnkronos del presidente della Federazione italiana pugilato, Flavio D'Ambrosi.
"L'olimpiade di Irma Testa -aggiunge- è stata straordinaria, come quella di tutte le atlete azzurre, la fortuna non ci ha dato una mano: in semifinale ha incontrato la campionessa mondiale Nesthy Petecio e prima atlete di altissimo livello, come è successo alle altre azzurre che hanno affrontato ostacoli abbastanza duri. Tutto questo mi dà certezze per il futuro: la squadra azzurra femminile è di altissimo livello e si giocherà le sue chance ai Giochi di Parigi".
"Torniamo a casa con due certezze -sottolinea-, la prima è che il pugilato femminile si è completamente insediato in Italia ed è una realtà, ce lo dice Irma Testa ma anche i risultati a vari livelli che ci danno la sensazione che la medaglie non è un episodio isolato ma una certezza di aver incrementato la qualità del pugilato femminile. La seconda certezza è che stiamo ritrovando un vivaio giovanile all'altezza, 103 medaglie nello scorso quadriennio e 20 in soli 5 mesi compreso l'Europeo Under 22: siamo competitivi a livello giovanile grazie al lavoro della Federazione e grazie allo splendido lavoro di società e tecnici italiani, i migliori al mondo, nelle palestre. Queste due certezze daranno all'Italia del pugilato la posizione che merita".