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Calcio: Tommasi, chiesto rinvio di Genoa-Parma a Figc

27 febbraio 2015 | 15.01
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Il presidente federale Tavecchio accoglie la richiesta avanzata dall'Assocalciatori e dall'Assoallenatori. La formazione emiliana era pronta a scioperare in caso di risposta negativa da via Allegri. Capitan Lucarelli: "La Lega si riunisce il 6 marzo? Vediamo cosa viene fuori e poi decideremo cosa fare"

Alessandro Lucarelli (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Alessandro Lucarelli (foto Infophoto) - INFOPHOTO

Genoa-Parma domenica non si gioca. Il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, ha autorizzato il rinvio della sfida di campionato accogliendo la richiesta avanzata da Aic (Assocalciatori) e Aiac (Assoallenatori) a causa dei gravi problemi del club emiliano. "Considerando lo stato morale, etico, individuale e sportivo dei calciatori ho ritenuto di rinviare la partita del Parma. E' un fatto estremamente grave e non credo più ripetibile, almeno che non intervenga il tribunale o altre autorità superiori. Non posso rinviare ogni domenica la partita", ha detto Tavecchio dopo la riunione del Consiglio federale.

Il n.1 di via Allegri ha spiegato che vista la situazione sarebbe stato impossibile far disputare "un eventuale incontro tra soggetti martoriati e non più in grado di esprimersi con la massima possibilità atletico-agonistica". La decisione, ha evidenziato Tavecchio, è stata presa dopo avere "sentito l'unico presidente (il n.1 del Genoa Enrico Preziosi, ndr) perché la controparte non c'è". L'annuncio di Tavecchio è arrivato dopo la posizione assunta pubblicamente dal Parma attraverso le parole del capitano Alessandro Lucarelli: "A Genova non giochiamo, abbiamo chiesto venga rinviata la partita. Se non ce lo concedono, sciopereremo e perderemo 3-0 a tavolino", aveva detto dopo l'allenamento mattutino. "Abbiamo chiesto il rinvio della partita. Perché? Provate a fare uno più uno... Non ci sono le condizioni, non riusciamo ad andare in campo. Il pignoramento dello spogliatoio è uno dei motivi per cui non scendiamo in campo. Ogni giorno cambia qualcosa e noi non sentiamo nessuno, nessuno si occupa del Parma. Vediamo cosa viene fuori dall'assemblea del 6 marzo e poi decideremo cosa fare", aveva proseguito Lucarelli rispondendo alle domande dei cronisti.

"Ringrazio i colleghi delle altre squadre, hanno capito cosa sta succedendo qui a Parma. Abbiamo avuto il pieno appoggio della Serie A con i 15 minuti di ritardo decisi per l'inizio delle partite del prossimo turno. C'erano anche squadre disposte a non giocare. Per rispetto di tutti i club, non ce la sentiamo di falsare il campionato", le parole del leader ducale.

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