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Toscana: Firenze, piano sviluppo del Meyer per i prossimi 3 anni

02 aprile 2014 | 17.31
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Firenze, 2 apr. (Adnkronos Salute) - La sfida della cronicità pediatrica, le innovazioni assistenziali per le aree di eccellenza, l'ulteriore sviluppo della ricerca pediatrica. Queste le 3 aree di intervento per il futuro dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, illustrate ieri dall'assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana, Luigi Marroni, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nell'Aula magna dell'ospedale pediatrico. A tracciare le linee strategiche per lo sviluppo e il potenziamento del Meyer per il prossimo triennio, con l'assessore Marroni c'erano il direttore generale dell'azienda ospedaliero universitaria Meyer, Tommaso Langiano, il rettore dell'università di Firenze, Alberto Tesi, e Gian Franco Gensini, presidente del Cossum (Consiglio Scienze della Salute Umana) dell'università di Firenze e vicepresidente della I Commissione del Consiglio superiore di sanità del ministero della Salute.

L'assessore Marroni ha parlato del Meyer come di una struttura ottima, che in questi anni è cresciuta come professionalità, attrattività, complessità dei casi trattati. "Il piano di sviluppo - ha detto Marroni - parte dai successi ottenuti fino ad oggi e guarda avanti con una visione strategica, con progetti che vanno ben oltre il triennio'". Marroni ha ricordato come "la nostra sanità abbia superato il periodo più difficile a causa delle contingenze nazionali, abbia saputo riorganizzarsi, grazie anche allo spirito di sacrificio degli operatori (che ha ringraziato in maniera particolare), ottenendo grandi risultati che ci pongono al top delle classifiche nazionali. In questo quadro, il Meyer è una delle nostre punte di diamante". Quanto all'Oncoematologia pediatrica, che l'assessore ha detto essere una specialità fondamentale, Marroni ha assicurato che "il primario verrà selezionato al più presto; il Meyer sarà la base di un Dipartimento interaziendale che diventerà regionale, con collegamenti in rete fra i tre poli di oncoematologia pediatrica".

"A livello nazionale il Meyer è percepito come la realtà più dinamica - ha detto Langiano - anche grazie ai grossi progetti fatti nel campo della ricerca e dell'innovazione assistenziale". Tesi ha sottolineato che, per quanto riguarda l'università, "cercheremo di contribuire nel modo migliore agli aspetti che riguardano la ricerca, dando anche impulso e stimolo al reclutamento di giovani". Gensini ha definito il piano del Meyer "un progetto solido e assolutamente fattibile, che si impegna fin dalla frontiera della terapia fetale fino all'adolescenza".

Il piano di sviluppo del Meyer è articolato in 3 aree di intervento e 10 azioni progettuali. Negli ultimi anni la tipologia di pazienti che si rivolgono al Meyer si è progressivamente modificata, assumendo queste caratteristiche: cronicità delle patologie, elevata complessità clinica, patologie rare, spesso provenienti da altre regioni. Nell'ultimo triennio i ricoveri ad alta complessità sono aumentati di oltre il 5%; i casi chirurgici sono aumentati del 6%; i ricoveri chirurgici a più alta complessità sono aumentati dell'8%; l'attrazione extra-regionale è aumentata del 9%. nel 2013, oltre il 50% delle giornate di degenza sono state destinate a trattare patologie croniche. Sempre di più il Meyer si caratterizza come ospedale pediatrico di elevata specializzazione e centro di riferimento nazionale per l'elevata complessità pediatrica. Nell'ultimo quinquennio l'attività di ricerca è aumentata di oltre il 40%.

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