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Traghetto urta banchina a Portoferraio, 11 feriti lievi

30 gennaio 2023 | 10.06
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L'incidente probabilmente a causa di un guasto tecnico durante la fase di ormeggio

Traghetto urta banchina a Portoferraio, 11 feriti lievi

E' di 11 persone ferite, tra passeggeri e membri dell'equipaggio, il bilancio dell'incidente che ha convolto un traghetto della linea Piombino-Portoferraio, andato a sbattere nella tarda serata di domenica 29 gennaio contro il molo del porto dell'Isola d'Elba, probabilmente a causa di un guasto tecnico durante la fase di ormeggio. Il traghetto Oglasa della Toremar trasportava 128 passeggeri e 38 veicoli.

Nell'urto in banchina i feriti hanno riportato traumi e contusioni con prognosi variabili dai 7 ai 15 giorni, ad eccezione di una passeggera attualmente ricoverata per aver subito, a seguito della caduta dalle scalette di accesso al ponte garage, diversi traumi e lussazioni con prognosi stimata in 25 giorni. Tutti sono stati medicati all'ospedale di Portoferraio.

Nel corso della mattinata gli ispettori dell'Ufficio Sicurezza della Navigazione della Capitaneria di porto di Portoferraio, insieme ad un ingegnere dell'Ente di classifica Rina, si sono recati a bordo della motonave Oglasa della Toremar per verificare se l'urto in banchina sia stato causato da un guasto tecnico oppure da un errore umano.

Le verifiche dei militari della Guardia Costiera si sono concentrate, in primo luogo, sul funzionamento dei sistemi che consentono la manovra della nave presenti sul ponte di comando e in sala macchine e, successivamente, sulla correttezza delle azioni poste in essere dall’equipaggio nei momenti che hanno preceduto l’impatto.

Con '’ausilio di un sommozzatore si è provveduto, inoltre, ad appurare i danni subiti dalla chiglia e, in particolare, l'entità della crepa creatasi sul bulbo a seguito dell'urto.

La nave rimane sottoposta a fermo tecnico in attesa della conclusione delle indagini e dei necessari interventi che ne possano consentire il trasferimento in sicurezza, presumibilmente nel porto di Livorno, per i successivi lavori di riparazione in un bacino di carenaggio.

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