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Truffe assegni, come difendersi

18 aprile 2018 | 06.59
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Risultano in aumento le truffe che vedono protagonisti gli assegni circolari in Italia. La causa principale è da ricercare nella facilità, ancora oggi, di clonare e incassare gli assegni , complici anche gli ingegnosi espedienti messi in campo dai truffatori esperti. Secondo i dati più recenti, risalenti al primo semestre del 2017, si verifica una media di 60 al giorno in Italia per un giro d'affari illecito che ha fruttato circa 80 milioni di euro solo nel periodo preso come oggetto di studio.

Tramite il sistema della clonazione, il truffatore replica fedelmente tutti i dettagli di un assegno, dalla firma all'intestazione della banca. L'assegno clonato sarà poi incassato in banca tramite l'utilizzo di documenti falsificati.

Un altro sistema molto in voga al momento è quello dell’intercettazione. È molto pericoloso spedire degli assegni, perché questi possono essere intercettati dai truffatori. Tuttavia, enti pubblici come l'Inps sono soliti inviarli lo stesso, e questi possono essere rubati durante il loro viaggio dai truffatori. Quest'ultimi li incasseranno ancora una volta utilizzando dei documenti falsi.

Per tutelarsi è opportuno controllare e difendere i propri dati personali, essenziali per la realizzazione dei documenti falsi utili a incassare gli assegni contraffatti. Mai lasciare incustoditi i propri dati, come anche le fotocopie dei nostri documenti che spesso sono necessarie per sbrigare alcuni processi burocratici. Un altro dei luoghi preferiti dai truffatori per reperire le informazioni personali delle vittime sono i social network: ci raccomandiamo di non rendere visibili i propri dati sensibili, che potrebbero essere utilizzati per compilare le numerose carte di identità in bianco facilmente reperibili sul mercato nero.

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