(Aki) - Dopo l'attentato Ben Jeddou si e' recato in fretta a Kasserine. "Questa e' la mia citta' e non me ne andro'. Restero' a casa mia con la mia famiglia e sconfiggeremo il terrorismo", ha detto. Dal canto suo, il presidente tunisino Moncef Marzouki ha dichiarato una giornata di lutto, ordinando di issare le bandiere a mezz'asta sugli edifici statali.
Quello odierno e' stato il primo attacco contro un responsabile di governo in Tunisia dal maggio del 2011, quando iniziarono gli scontri tra ''terroristi'' e forze di sicurezza.
Domenica scorsa il primo ministro ha annunciato che le forze di sicurezza hanno sventato un piano terroristico che aveva come obiettivo l'economia del Paese e omicidi mirati. In quell'occasione, il ministero dell'Interno ha rivelato l'arresto di 16 elementi di una ''cellula terroristica'' e il ritrovamento di esplosivi, cinture esplosive e mine nascosti a sei chilometri dalla citta' di Ben Guerdane, al confine con la Libia.