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Turchia: scandalo sessuale leader opposizione, bufera su 'mandante' Erdogan

27 marzo 2014 | 18.14
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Ankara, 27 mar. - (Adnkronos/Aki) - Nuovi guai in vista per il premier turco Recep Tayyip Erdogan, che un'intercettazione telefonica sembra smascherare come mandante dello scandalo sessuale che nel 2010 travolse l'allora leader dell'opposizione Deniz Baykal. Come accaduto nelle scorse settimane per molte altre intercettazioni, quella su Baykal e' stata pubblicata su YouTube. Vi si sente la voce di Erdogan che parla di un video 'a luci rosse' su Baykal, alcuni giorni prima che il video fosse diffuso, costringendo il politico alle dimissioni dalla presidenza del partito Chp.

Nella registrazione, il premier sembra ordinare lui stesso la pubblicazione del video, nel quale Baykal appare in atteggiamenti intimi con una donna. Come accaduto per le intercettazioni precedenti, Erdogan si e' difeso affermando che si tratta di una "montatura". Ma l'opposizione lo ha attaccato e gli ha rivolto dure critiche. Baykal gli ha chiesto di dare spiegazioni chiare sulla registrazione. "Aspetteremo le sue dichiarazioni - ha detto - e poi prenderemo le misure necessarie".

Kemal Kilicdaroglu, successore di Baykal alla guida del Chp, ha paragonato la vicenda allo scandalo 'Watergate' esploso negli Usa durante la presidenza di Richard Nixon. "Questa e' un'altra versione del Watergate - ha detto - Erdogan deve chiarire immediatamente". Ma il premier ha immediatamente replicato durante un comizio elettorale, suggerendo che possa esserci proprio lui dietro la diffusione del video su Baykal. Si tratta, per Erdogan, dell'ennesima intercettazione compromettente in poche settimane. In alcuni file precedenti lo si sente ordinare al figlio di nascondere grosse somme di denaro contante o intimare al dirigente di un quotidiano di non dare spazio ai politici dell'opposizione.

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