
Gli operatori del settore turistico Assoturismo e Sib, interpellati dall'Adnkronos, descrivono una situazione difficile soprattutto al mare che si aggiunge al calo dei primi 5 mesi, mancato effetto traino Giubileo
Dal mare alla montagna, dove è addirittura ricomparsa la neve in Alto Adige, il maltempo sta penalizzando il turismo domestico e in arrivo da altri Paesi. Una situazione che si somma ad una primavera ed una Pasqua non entusiasmanti, anche per il mancato traino del Giubileo. "Aspettiamo con ansia che parti la stagione estiva proprio per cercare non dico di recuperare ma di compensare i mancati flussi che abbiamo registrato nei primi 5 mesi del 2025 che sono stati al di sotto delle aspettative". Ad affermarlo è Vittorio Messina, presidente di Assoturismo, la federazione di categoria di Confesercenti, interpellato dall'Adnkronos. L'effetto Giubileo è venuto a mancare finora, conferma Messina, complice anche la morte di Papa Francesco. "Il Giubileo generalmente attira turisti e pellegrini che non si fermano solo a Roma. Ma questo effetto traino - aggiunge - non c'è stato nelle classiche città d'arte dove le presenze degli stranieri che sono vitali anche perché spendono più degli italiani" rimarca Messina.
"Il maltempo indubbiamente sta influenzando i viaggi perché quando scoppia il caldo ci si muove e per ora, siamo indubbiamente fermi" riferisce Messina. Per non parlare del mare dove "il maltempo di queste settimane sta mettendo in grande difficoltà il turismo balneare non solo perché sta ritardando l'inizio della stagione ma anche perché sta creando forti disagi agli stabilimenti balneari italiani costretti a rimediare ai danni procurati dalle mareggiate o dal forte vento". A segnalare tale scenario è Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio, intervistato dall'Adnkronos. Anche durante l'estate sono molti i balneari che lavorano soprattutto durante il weekend.
"Si aspetta tutta la settimana per poi, magari, vedersi rovinato il fine settimana dalla pioggia. Ciononostante - prosegue Capacchione - siamo fiduciosi sulla prossima stagione estiva. Grazie al crescente interesse verso il nostro Paese della domanda estera. Lo scorso anno per la prima volta il turismo straniero è, infatti, prevalso su quello interno". "Giova ricordare in proposito che lo scorso anno ben 175 milioni di presenze turistiche (pernottamenti) pari al 39,2% del totale hanno riguardato il segmento balneare (dati Istat). Per cui, 'il balneare' - conclude Capacchione - è indubbiamente il settore trainante del turismo italiano".