Per la trasformazione in spa di Ubi Banca "sarà necessario procedere celermente verso il superamento dei limiti costituiti dall’attuale modello di governance e, in particolare, dall’impostazione federale e dai perduranti condizionamenti di carattere localistico, fermo restando il necessario radicamento territoriale". E' l'orientamento del consiglio direttivo dell’associazione di azionisti e soci 'Insieme per Ubi', che si è riunito per valutare le decisioni assunte il 16 giugno dal cds, che ha approvato la proposta di un nuovo statuto per accelerare la trasformazione in Spa.
"E' di tutta evidenza - dice il presidente dell'associazione Mario Banchi - che la trasformazione in Spa costituirà il primo importante passo verso un’ulteriore crescita e che consentirà ad Ubi Banca di assumere a pieno titolo il ruolo che le compete tra i primi e più importanti istituti bancari del Paese. Tale innovazione fornirà inoltre all'istituto gli strumenti per operare ancora più efficacemente sul mercato al servizio di tutti gli stakeholders, nell’interesse quindi - conclude - non dei soli azionisti e del sistema bancario, ma della competitività e dell’efficienza dell’intero sistema economico e produttivo del nostro Paese".
