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Ucraina, Blinken alla Cina: "Condannate aggressione Russia"

Cinque ore di colloquio tra il segretario di Stato Usa e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi

(Foto Afp)
(Foto Afp)
09 luglio 2022 | 14.13
LETTURA: 2 minuti

Più di cinque ore di colloquio tra Antony Blinken e Wang Yi. Lo riporta il New York Times. Il segretario di Stato Usa ha incontrato a Bali il ministro degli Esteri cinese, in quello che è il primo faccia a faccia da ottobre, e ha espresso preoccupazione per la posizione di Pechino rispetto alla Russia mentre prosegue il conflitto in Ucraina.

"Questo è davvero il momento in cui tutti dobbiamo levarci" per condannare "l'aggressione", l'invasione russa dell'Ucraina, ha detto Blinken incontrando i giornalisti dopo i colloqui, giudicati "costruttivi".

"Quello che si sente da Pechino è che sostiene di essere neutrale", ha affermato, parlando di dichiarazioni poco plausibili. "E' abbastanza difficile essere neutrali quando si tratta di questa aggressione - ha incalzato - C'è un aggressore chiaro. E c'è una vittima chiara".

"Siamo risoluti nel nostro impegno per l'Ucraina. Gli Stati Uniti forniranno quasi 368 milioni in aiuti umanitari aggiuntivi per sostenere la popolazione in Ucraina e i rifugiati costretti a fuggire dal paese per cercare la salvezza nel pieno della brutale guerra russa", ha scritto inoltre su Twitter Blinken dopo aver lasciato l'Indonesia.

Cina

La direzione delle relazioni tra Stati Uniti e Cina rischia di "smarrire ulteriormente il cammino" a causa di quelli che per Pechino sono problemi di percezione negli Usa rispetto al gigante asiatico. E' quanto riferisce la diplomazia di Pechino sul lungo colloquio a Bali tra Wang Yi e Blinken. Uno scambio che la Cina definisce "schietto" e "approfondito", dedicato anche alla "questione ucraina".

La Cina chiede agli Usa la revoca dei dazi aggiuntivi e la fine delle "sanzioni unilaterali contro aziende cinesi". Su Taiwan, l'isola che Pechino considera una "provincia ribelle" da "riunificare", il gigante asiatico invita gli Usa alla "cautela" e a "non inviare segnali sbagliati alle forze per l' 'indipendenza' di Taiwan".

Secondo il ministero degli Esteri di Pechino, "le due parti" hanno "raggiunto un consenso" per fare in modo che "il gruppo di lavoro congiunto sino-americano" ottenga "maggiori risultati".

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